Uno degli aspetti più tristi della pandemia è la “conta” delle vittime, che avviene senza un minimo di umanità e che tratta i morti alla stessa stregua di “numeri” utili soltanto a chi deve strumentalizzarli, in una maniera o nell’altra. Il Gom di Reggio Calabria, tuttavia, riesce anche dopo due anni a distinguersi per prefessionalità ma soprattutto per umanità e nei suoi bollettini giornalieri non dimentica mai di esprimere le condoglianze ai familiari delle vittime. Ieri purtroppo se ne sono registrate ancora quattro.
Bollettino del 18 gennaio
La Direzione Aziendale del G.O.M. “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria comunica che, nelle ultime ventiquattro ore, si sono registrati quattro decessi, tutti riferiti a pazienti con gravi comorbidità, tre non vaccinati ed uno vaccinato.
Si tratta di due uomini, di 73 e di 91 anni, e di due donne, di 84 e di 90 anni.
La Direzione aziendale esprime profondo cordoglio e le più sincere condoglianze ai familiari delle vittime a nome di tutto l’ospedale.
Sono 137 i pazienti positivi al CoViD-19 ricoverati al G.O.M.: 60 nell’Unità Operativa di Malattie Infettive, 53 in Pneumologia, 10 in Medicina d’urgenza, 3 in Ostetricia e Ginecologia e 11 in Terapia Intensiva.
Non si può dire la stessa cosa, purtroppo, dell’Azienda Sanitaria di Cosenza, che non solo non esprime nessuna condoglianza ma spesso neanche dà le notizie riguardanti le vittime per la pessima organizzazione della task force dell’Asp affidata a soggetti senza nessuna professionalità e che pensano solo ai soldi. Ieri all’ospedale dell’Annunziata hanno perso la vita due persone, decedute entrambe nel reparto di Pneumologia: Francesco, 81 anni, di Firmo, che era ricoverato dal 14 gennaio e Rosaria, 90 anni, di Rende, che era ricoverata dal 16 gennaio. Ai familiari delle vittime le nostre più sentite condoglianze.
A tutt’oggi all’Annunziata sono ricoverati 51 pazienti nei reparti, 10 in Rianimazione e 7 sono attualmente in Pronto soccorso in attesa di poter avere un posto letto. 3 pazienti sono stati trasferiti all’ospedale di Cetraro.