Covid, il giorno della zona gialla: riapre (quasi) tutta l’Italia

Oggi, lunedì 1 febbraio sulla mappa del Covid quasi tutta l’Italia si è svegliata in zona gialla. Il che significa, ormai lo sanno anche i bambini, che scatta un notevole allentamento delle restrizioni anti-pandemia. Si potrà bere il caffè al bar, magari seduti e non fuori al freddo, gustare un pranzo al ristorante e soprattutto – non ce lo ricordiamo quasi più – dopo molti mesi potremo visitare un museo o una mostra. Il giallo diffuso alleggerirà il clima delle ultime settimane, funestate da un indice Rt elevato che finalmente si è abbassato. L’entusiasmo per la zona gialla in arrivo ha portato molti a tentare di aggirare i divieti già nel weekend: continuano gli assembramenti soprattutto per festeggiamenti, con relative multe. Ma attenzione: per quanto riguarda gli spostamenti, nonostante nella nuova mappa dei colori dell’Italia non ci siano zone rosse, rimane valido il divieto di passare da una regione all’altra, come previsto dall’ultimo Dpcm.

Zona gialla: cosa si può fare

Da oggi non sarà un ‘liberi tutti’, ma certamente potremo tornare a un regime di vita un po’ più simile alle nostre abitudini pre-pandemia. Riassumiamo cosa possiamo tornare a fare:

Negozi: saranno tutti aperti

Centri commerciali: chiusi solo nel weekend, tranne i supermercati

Bar e ristoranti: aperti fino alle 18, poi asporto (tranne che per l’alcol) fino alle 22, quando scatta il coprifuoco

Parrucchieri e centri estetici: aperti

Visita agli amici: è consentita una volta al giorno. In auto possono viaggiare due adulti e i minori di anni 14

Visita ai parenti: sì, anche più di una volta al giorno (per urgenza). In auto sempre due adulti, oltre agli under 14

Passeggiate e jogging: sono consentiti. Chiuse invece palestre e piscine, ma aperti i centri sportivi.

Speranza: non è scampato pericolo

Il ministro della Salute Roberto Speranza mette le mani avanti, immaginando un ‘liberi tutti’ che ancora non possiamo permetterci. Ed entrando stamattina al ministero avverte: “Zona gialla non significa scampato pericolo. Serve ancora la massima prudenza se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane”.

La nuova mappa delle regioni

Ricapitolando: nessuna regione d’Italia è in zona rossa, 16 tra Regioni e Province autonome sono in zona gialla e 5 in zona arancione. Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle aree gialla, arancione e rossa a partire da domani 1 febbraio è la seguente:

Area gialla: Abruzzo, Calabria, Campania, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto.

Area arancione: Provincia Autonoma di Bolzano, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria.