Italia spaccata a metà dal coronavirus, con 11 Regioni in zona rossa e tutte le altre in arancione (a eccezione della Sardegna che resta in zona bianca). È l’effetto della stretta anti-pandemia varata dal governo con il decreto legge approvato in mattinata. L’esecutivo guidato da Mario Draghi ha infatti accolto le proposte arrivate dal Cts che prevedono, tra le altre cose, il passaggio automatico in zona arancione di tutte le Regioni attualmente gialle, oltre all’introduzione della soglia dei 250 casi per 100mila abitanti per lo slittamento in zona rossa. Nuovi parametri che sono stati resi effettivi dal ministero della Salute con le consuete ordinanze: da lunedì 15 marzo, quindi, passano in area rossa Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, che si aggiungono a Campania e Molise. Tutte le altre Regioni saranno in area arancione: si tratta di Abruzzo, Toscana, Umbria, Calabria, Liguria, Sicilia, Valle D’Aosta e la provincia autonoma di Bolzano (dove in realtà sono in vigore restrizioni da zona rossa per volere della giunta provinciale). La Sardegna resta bianca, mentre sulla Basilicata (finora in rosso) “è in corso una verifica dei dati”.
Cosa prevede il nuovo dl Covid – La riunione del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al nuovo decreto legge si è conclusa dopo meno di due ore, anche se non sono mancate divisioni tra i ministri. Il governo è stato costretto a stringere ulteriormente le restrizioni a pochi giorni dall’ultimo dpcm a causa dell’impennata dei contagi, favorita dalle varianti, e del forte aumento dei ricoveri in terapia intensiva (ora sopra la soglia critica del 30%). Oltre all’inasprimento del meccanismo dei colori (dal 15 marzo al 6 aprile di fatto nessuna Regione potrà più tornare in zona gialla) c’è anche la già anticipata stretta di Pasqua che, per il secondo anno consecutivo, sarà caratterizzata da un’Italia completamente in fascia rossa. Tra le norme concordate con le Regioni c’è poi il via libera ai congedi parentali, ai quali saranno destinati 209 milioni di euro, per aiutare le famiglie alle prese col nuovo giro di vite deciso dal governo.
Le regole delle prossime settimane – Per chi vive in zona arancione sarà comunque possibile fare visita ad amici e parenti che abitano in Regione, dalle 5 alle 22, massimo in due persone (oltre ai minori di 14 anni, ai disabili e alle persone non autosufficienti che non rientrano nel calcolo). La deroga è consentita anche in zona rossa, dove però ogni altro spostamento dovrà essere motivato con autocertificazione ed è anche prevista la chiusura di parrucchieri e centri estetici. Per le festività pasquali, inoltre, cioè dal 3 al 5 aprile, le misure previste per la zona rossa si applicheranno su tutto il territorio nazionale. Fonte: Il Fatto Quotidiano