Cremonese-Cosenza 2-0: Braglia “promuove” la squadra e tira le orecchie a Tutino

Piero Braglia ha una dote straordinaria che lo differenzia dalla stragrande maggioranza dei suoi colleghi: non è quasi mai banale e non lo è stato neanche commentando la sconfitta del Cosenza a Cremona.

Il tecnico ha elogiato l’atteggiamento tattico della squadra ma ha pesantemente tirato le orecchie a Tutino, entrato in campo scarico e con poca voglia. “Nella prima mezzora, i ragazzi hanno avuto l’atteggiamento giusto – ha esordito Braglia -. Siamo andati a prenderli alti, li abbiamo messi in difficoltà e abbiamo fatto la partita. E se ci sta che possiamo sbagliare un gol, poi è chiaro che se sbagli l’uscita, sei ingenuo e prendi un gol da una grande squadra come la Cremonese, la gara è compromessa. Maniero poteva far gol prima dell’intervallo ma anche questo episodio ci è andato male e poi pure nella ripresa, forse nel nostro momento migliore perché avevamo ricominciato con grande grinta, abbiamo preso il secondo gol… A una squadra come la Cremonese non puoi regalare delle ingenuità ma questo lo sapevamo. Purtroppo, poi, devo sottolineare che qualcuno dei miei e segnatamente Tutino, non ha giocato con umiltà ed è stato presuntuoso e questo non deve succedere perché non dobbiamo mai dimenticare quanti sacrifici abbiamo fatto per arrivare in Serie B“. Un “avvertimento” paterno e che si spera raggiunga i suoi effetti perché è chiaro che il Cosenza ha bisogno di Gennaro. E domenica contro il Perugia o si vince – e ormai non si può più rinviare l’appuntamento con la vittoria visto che la classifica piange – oppure sarà ufficialmente crisi.