Crisi da spiaggia, Salvini-“Er Saponetta”: dallo psichiatra allo psicologo

di Roberta Labonia

Fonte: Infosannio

Oggi tutti i media, parlando delle trattative in corso fra M5S e PD per la formazione di una nuova maggioranza di governo, riportano la pregiudiziale di Zingaretti per un Conte bis. I Dem sembrerebbero allineati, di massima, su gran parte dei punti di programma declinati da Luigi Di Maio, ivi compreso il taglio dei parlamentari. Ma il Zinga punta i piedi, non vuole Conte alla Presidenza del Consiglio, nonostante i suoi gruppi parlamentari (quelli che comanda Renzi, non lui), siano favorevoli. Il Zinga vuole “discontinuità”. Che vuol dire tutto e niente. Fronte 5 Stelle, invece, da Di Maio fino a Grillo, passando per tutta la squadra dei già Ministri pentastellati e i gruppi parlamentari, la ritengono una condizione irrinunciabile.

In realtà il segretario del Pd teme Conte per la sua popolarità e per il prestigio che si è guadagnato sul campo (sia in casa che a livello internazionale), durante i 14 mesi di Governo giallo verde e che ha presieduto con stile istituzionale impeccabile. Alla posizione ferma di Di Maio su questo punto il piddino sembrerebbe aver risposto, in modo scivoloso come nel suo stile: “parliamone, posso fare un’altra verifica”, ma fino ad oggi tiene il punto. Conte gli fa ombra al forse odontotecnico Zingaretti (per gli amici “er saponetta”), perché sa che il Prof. è in grado di spostare significativamente il consenso popolare ed è consapevole di non potergli neanche “spicciare casa”.

Se queste sono le premesse cominciamo male, non vorrei che i 5 Stelle, dopo aver dovuto tenere a bada un megalomane “fuoridisenno” in camicia verde, si ritrovassero col doverne arginare un altro, se possibile ancora più scivoloso e contraddittorio, in camicia “rosee” (che di rosso fra i Dem è rimasto solo il ricordo), affetto da complesso di inferiorità. Dallo psichiatra allo psicologo non sarebbe un gran passo avanti.