Il presidente della Russia Vladimir Putin ha ordinato l’entrata delle truppe nelle due regioni separatiste dell’Ucraina orientale dopo aver riconosciuto la loro indipendenza. Si moltiplicano le segnalazioni di carri armati e militari che si sposta attraverso la città di Donetsk controllata dai separatisti dopo la firma di un accordo che prevede lo stabilimento di basi militari nella zona. L’annuncio di Putin ha suscitato la condanna di Stati Uniti ed Europa e il voto di nuove sanzioni. Nel decreto firnato in diretta tv Putin si è impegnato a mantenere la pace nella regione. In un tweet il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha detto che ulteriori azioni da parte della Russia “dipendono da come il mondo reagisce”. L’Onu ha deplorato la scelta della Russia e ha fatto sapere che il rischio di un grande conflitto adesso è reale.
Blinken non ha annullato l’incontro con Lavrov
Il Segretario di Stato degli Stati Uniti Antony Blinken non ha ancora annullato il suo incontro di giovedì con il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. La Cnn riferisce che due funzionari del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti – hanno confermato la circostanza, anche se della questione si è discusso tutto il giorno. I funzionari dell’amministrazione Biden hanno detto che stanno andando a guardare ciò che la Russia fa da vicino durante la notte e preparare una risposta significativa entro la giornata di oggi. Parte di questa risposta potrebbe includere una decisione sull’incontro a Ginevra, perché gli Stati Uniti hanno già detto che non avverrà se la Russia invade ulteriormente l’Ucraina.
Russia: aperti a soluzione
«Rimaniamo aperti alla diplomazia e a una soluzione diplomatica ma non permetteremo nuovo bagno di sangue» nel Donbass. Lo ha detto l’ambasciatore russo all’Onu, Vassily Nebenzia, durante la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina. Mosca è presidente di turno del Consiglio.
Gli Usa: attacco alla sovranità dell’Ucraina
L’ambasciatrice americana al Palazzo di Vetro Linda Thomas Greenfield ha detto che «Questo attacco alla sovranità e integrità territoriale all’Ucraina è non provocato e chiaramente la Russia sta cercando un pretesto per un’ulteriore invasione. Putin ha posto davanti al mondo una scelta – ha aggiunto – Non dobbiamo distogliere lo sguardo. La storia ci dice che guardare dall’altra parte sarà un percorso molto più costoso». Thomas-Greenfield ha quindi sottolineato che la Russia con la sua decisione nel Donbass ha fatto pezzi gli accordi di Minsk, e che è «senza senso» definire le truppe russe una forza per il mantenimento della pace.
L’Onu: rammarico per la decisione di Putin
Il sottosegretario agli affari politici dell’Onu Rosemary Dicarlo alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina ha detto che «le prossime ore e giorni saranno critici. Il rischio di un grande conflitto è reale e deve essere prevenuto a tutti i costi». Dicarlo ha anche assicurato «il pieno impegno del segretario generale a lavorare per una soluzione diplomatica dell’attuale crisi”. Ci rammarichiamo anche – ha aggiunto – per l’ordine di schierare truppe russe nell’Ucraina orientale, come riferito in una ‘missione di mantenimento della pace’».
Biden: sanzioni per la Russia
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto che ha firmato nelle ultime ordine il provvedimento che vieta gli investimenti e le attività commerciali e finanziarie nel Donbass: «Ho firmato un ordine esecutivo per negare alla Russia ogni chance di approfittare delle sue lampanti violazioni delle leggi internazionali. Continuiamo a consultarci con gli alleati e i partner, inclusa l’Ucraina, sui prossimi passi».