Crolla cornicione del palazzo Bilotti/Pianini: intervengono i vigili del fuoco

Come avevamo già scritto e come volevasi dimostrare, il famoso palazzo dell’ingegnere Pianini, proprietario dello stabile denominato palazzo Bilotti in via Rivocati n°130, sta letteralmente crollando.

Vi avevamo già parlato dello stato di degrado e di pericolo in cui si trova l’edificio e questa mattina, proprio a conferma di quanto scrivevamo, si è verificato il crollo di una parte del cornicione.

12735552_1670925789844200_496379267_n Per fortuna nessuno è rimasto ferito, ma il rischio è stato alto, considerando che pezzi di cemento e calcinacci sono caduti su una vettura accostata lì sotto, in cui si trovava una coppia di signori, accostatasi per rispondere al cellulare. Sventura ha voluto che proprio in quel momento avvenisse il crollo, che ha causato danni all’automobile (come si evince dalle foto).

La gravità dell’accaduto è sottolineata dal fatto che il famoso palazzo riceve da oltre un ventennio, un congruo canone dal comune per l’affitto dell’intero stabile. Dove da tempo risiede l’ufficio affissioni del comune di Cosenza. Nonché usato da tutte le amministrazioni come casa parcheggio per i cittadini che si trovano in emergenza abitativa.

12666362_1670925849844194_1288497676_nAd oggi gli atti parlano di poco più di 100mila euro all’anno. Per di più si parla di fatture di manutenzione, ma in realtà (come si può constatare dal crollo), non è stato fatto mai nulla e le crepe del palazzo peggiorano di giorno in giorno.

Ricordiamo, inoltre, che il signore Pianini, ha pensato bene di murare magazzini e appartamenti (dello stabile in questione) per farne dono al povero cognato, dove ha sistemato uffici e deposito della sua contigua attività di ristorazione. Scarpelli, nonostante il comune gli paghi il canone di 100mila cucuzze, ha murato anche un appartamento e diversi magazzini di questo malsano stabile, che confina con la sua nota attività, per farne uffici e magazzini.

12714296_1670925829844196_1051650043_nAffitto che paghiamo tutti noi. Locali che, a differenza di quelli in cui abitano le famiglie in emergenza, il comune ha ristrutturato, sempre con i soldi nostri.

Ora, dopo il crollo e il pericolo scongiurato (dato il fatto che i signori nell’auto potevano ferirsi gravemente, così come qualsiasi passante), sarebbe il caso di rivedere la delibera e mettere in sicurezza lo stabile?

Sarebbe il caso che i soldi che il comune elargisce all’attività Scarpelli, ovvero i nostri soldi, venissero spesi nel giusto modo per la sicurezza dei cittadini e non per incrementare il guadagno di un privato?

Bisogna attendere che si verifichi sempre il peggio per intervenire?

Sul posto ora sono giunti i vigili del fuoco e le forze dell’ordine, nonché il proprietario dello stabile. Ci auguriamo si prendano i giusti provvedimenti.

V.M.