Crotone, aveva pescato 40 chili di cozze nelle acque inquinate del porto: sequestrate e distrutte

Aveva raccolto già 40 chili di cozze quando gli uomini della capitaneria hanno “pizzicato” un sub nel bacino del porto di Crotone dove l’acqua è inquinata.

Per fortuna il pescato è stato subito sequestrato e mandato al macero dalla guardia costiera pitagorica.

Ancora una volta la Capitaneria di porto di Crotone si è vista costretta a procedere con il sequestro di mitili pescati nel bacino portuale del Porto nuovo. Nel primo pomeriggio di ieri, infatti, i militari della Guardia Costiera hanno sorpreso e fermato una persona intenta ad effettuare, in immersione, la pesca “sportiva” di molluschi bivalvi (cozze), all’interno del porto nuovo di Crotone.

Il pescato sicuramente sarebbe stato venduto sul mercato nero ad acquirenti ignari e sprovveduti o, ancor peggio, a compiacenti attività commerciali quali pescherie e ristoranti.

La vendita fuorilegge di frutti di mare è un fenomeno che viene molto contrastato per i potenziali riflessi negativi sulla salute umana. Il prodotto, infatti, se viene pescato illegalmente in zone vietate e poi venduto direttamente senza che vi sia la corretta tracciabilità, conservazione e la prevista etichettatura, può comportare seri rischi sanitari per il consumatore finale.