Oggi, venerdì 9 agosto, le spiagge di Crotone hanno vissuto una mattinata diversa dal solito, con ombrelloni che sono rimasti chiusi per due ore in segno di protesta. Lo sciopero, indetto dalle associazioni di categoria Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti, ha visto un’ampia adesione da parte degli stabilimenti balneari locali, che si sono astenuti dal lavoro per chiedere maggiore chiarezza e sicurezza sul futuro delle concessioni demaniali marittime.
Una Protesta per Certezze sul Futuro
La mobilitazione odierna è nata dalla crescente preoccupazione degli operatori balneari in seguito alla decisione del Consiglio di Stato di bloccare le proroghe delle concessioni oltre il 31 dicembre scorso. Da allora, le associazioni di categoria lamentano l’assenza di regole chiare e uniformi a livello nazionale per la gestione delle gare per le concessioni. Il continuo rinvio delle decisioni da parte del governo ha alimentato l’incertezza tra i balneari, che temono per il futuro delle loro attività e per la stabilità del settore.
Le Dichiarazioni di Luca Manica
Luca Manica, Presidente del SIB (Sindacato Italiano Balneari) di Confcommercio Crotone, ha espresso chiaramente la frustrazione del settore: “Stiamo aspettando da 14 anni che la politica dia una risposta ai concessionari, e il governo altrettanto. Sono un paio di anni che siamo in attesa di questo decreto salva-concessioni o, per meglio dire, di un riordino delle concessioni, perché il rischio è che si arrivi a fine dicembre senza aver fatto le gare. I comuni dovranno muoversi in autonomia, senza criteri omogenei per tutti, e non si è ancora stabilito un indennizzo. Questo rappresenterebbe un danno incalcolabile per un settore strategico come quello della balneazione attrezzata. La nostra speranza, con questa manifestazione, è di sollecitare il governo affinché ci dia delle risposte. Al momento, sono state sospese le altre due manifestazioni previste per il 19 e il 29 agosto, poiché sembra che entro i primi di settembre il governo metterà mano al problema delle concessioni demaniali.”
Manica ha inoltre espresso grande soddisfazione per l’ampia adesione allo sciopero, affermando: “La massiccia partecipazione dei balneari di Crotone dimostra quanto il nostro settore sia unito e determinato. È un segnale chiaro al governo che non possiamo più attendere. La nostra pazienza è finita, e le nostre richieste non possono più essere ignorate.”
Un Segnale Forte per il Governo
Il gesto simbolico di ritardare l’apertura degli ombrelloni ha voluto rappresentare un forte messaggio di insoddisfazione e di richiesta di intervento urgente al governo. Gli operatori chiedono regole trasparenti e uniformi in tutto il Paese, che possano garantire stabilità e continuità alle loro attività, cruciali per l’economia turistica delle coste italiane.
Un Futuro da Definire
La giornata di oggi ha rappresentato un momento di unità per i balneari di Crotone e un segnale di allarme per le istituzioni. La speranza è che questa protesta possa accelerare le decisioni sul delicato tema delle concessioni demaniali, permettendo al settore di guardare al futuro con maggiore serenità e stabilità.