Crotone. Corruzione e falso allo Spisal: la preoccupazione per le verifiche

La procura della Repubblica di Crotone ha indagato 6 persone per corruzione e falso allo Spisal, l’organismo di ispezione dell’Asp che dovrebbe controllare le irregolarità riguardanti l’igiene e la sicurezza nei posti di lavoro (https://www.iacchite.blog/crotone-corruzione-e-falso-allo-spisal-sei-indagati/).

Col passare delle ore emergono ancora altri particolari. “Agli altri gli portano macchine e moto… e questi con una mezza…”. Così Francesco Tinelli, il 15 aprile 2021, parlava al telefono con la moglie in merito alla decisione dei carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Crotone di verificare la pratica dell’impresa “Porto Vecchio Service” che non portò a sanzioni per l’azienda navale, in quanto “aveva già intuito – scrive il gip Michele Ciociola – potesse essere legata in qualche modo alla cassetta di pesce ricevuta da Elio Balzano.

L’ispettore dello Spisal, infatti, lamentava che gli altri suoi colleghi ricevevano regalie di elevato valore – “si sta mangiando tutta l’Asl” diceva ad esempio di una sua collega definita “mangiona” – mentre lui “per una cosa di poco conto” stava subendo l’intervento dei carabinieri del Nil. “La conferma di tale ipotesi – sottolinea il gip – si aveva il giorno dopo, ossia contestualmente alle notizie apparse sui giornali della misura cautelare emessa dal Tribunale di Crotone” nei confronti degli ex amministratori e funzionari pubblici del Comune di Petliia Policastro, con Tilelli e l’altro addetto dello Spisal Antonio Aloe che figuravano tra gli indagati a piede libero.

“Tilelli – è scritto nell’ordinanza – ribadiva il suo sospetto che quei controlli dei carabinieri del Nil erano connessi alla vicenda per la quale risultavano indagati”: “Ma chissà… chissà per questo ci stanno facendo questi cazzo di controlli pure “a reta a reta”…” queste le parole di Tilelli captate dagli inquirenti. Mentre sui presunti omessi addebiti alla “Porto Vecchio Service”: “L’ispettorato territoriale del lavoro di Cosenza – rimarca il gip – comunicava gli esiti delle indagini evidenziando alcune omissioni commesse dagli ispettori dello Spisal, ossia Francesco Tilelli e Giacomo Bruno, sulle mancate contestazioni a Elio Balzano di violazioni di norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro”.