Crotone, esplosione barca migranti: tre morti. Eroici i due finanzieri feriti

CROTONE – “Non immagineresti mai che dietro persone che vedi tutti i giorni possano nascondersi degli eroi come i due ragazzi che sono saliti a bordo di quella nave ed aiutato le persone a mettersi in salvo”.  Lo ha detto il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Crotone, colonnello Emilio Fiora, parlando dei suoi ragazzi feriti nell’esplosione della imbarcazione carica di migranti a causa della quale sono morte tre persone. Sarebbe potuto essere un bilancio ben più grave se non ci fossero stati due militari del gruppo Navale della Guardia di Finanza di Crotone che hanno permesso di mettere in salvo il maggior numero di persone.

Erano in ventuno a bordo del vecchio e malandato veliero con il quale dalle coste turche stavano raggiungendo l’Italia. Tre persone – una donna, un uomo ed un ragazzo, tutti di origine africana – sono morte ed una è ancora dispersa dopo l’esplosione dell’imbarcazione avvenuta poco dopo le 12. Una esplosione sentita fino alle spiagge della costa crotonese ancora piene di turisti.

Sulla barca, intercettata nella notte al largo delle coste calabresi nei pressi di Sellia Marina – secondo i numeri resi noti dalla Prefettura di Crotone – si trovavano 34 persone: tredici di loro erano riuscite a sbarcare sulla spiaggia del comune catanzarese. L’imbarcazione, con il resto dei migranti a bordo, invece, si era diretta verso Crotone sotto scorta di una unità navale della Guardia di Finanza. Nel corso della navigazione, però, per cause in corso di accertamento, il motore della barca a vela ha preso fuoco. A bordo c’erano due finanzieri con il compito di governarla. Sono stati loro – nonostante le fiamme a bordo – a permettere alla maggior parte dei migranti di potersi salvare facendoli passare sulle motovedette della Finanza e della Capitaneria di porto che erano arrivate in assistenza dopo l’allarme incendio. I due finanzieri, però, sono stati investiti dall’esplosione insieme ad altri migranti poi finiti in acqua. Alcuni dei migranti hanno anche aiutato il finanziere ferito alla gamba a restare a galla.

Il soccorso è stato immediato. Dal mare sono stati recuperati cinque migranti feriti che sono stati trasferiti con le motovedette della Guardia Costiera al porto di Le Castella dove la Prefettura aveva organizzato i soccorsi avvalendosi delle ambulanze di Suem 118, Croce Rossa e Misericordia. Due dei migranti, che presentavano ustioni molto gravi, sono stati portati all’ospedale di Catanzaro in elisoccorso, mentre altri tre sono stati trasportati all’ospedale di Crotone. Ospedale dove sono ricoverati anche i finanzieri: uno ha subito la frattura di una gamba, mentre l’altro quella di un piede. Altri dodici migranti sono stati trasferiti al Cara.

Le ricerche Sar, condotte anche grazie a mezzi aerei di Guardia di finanza e Guardia costiera, hanno permesso il ritrovamento di tre corpi senza vita ancora non identificati: la donna ed il ragazzo presentavano gravi ferite da ustioni, mente l’uomo aveva ferite lacero contuse probabilmente causate dalla potenza dell’esplosione. Le ricerche sono proseguite per l’intero pomeriggio in quanto, dal computo, manca ancora una persona. Il relitto dell’imbarcazione è affondato, ma sarà ispezionato dai sub in cerca di eventuali altre persone rimaste imprigionate.

Sull’accaduto la Procura della Repubblica di Crotone ha aperto un fascicolo contro ignoti per favoreggiamento all’immigrazione clandestina e per morte in conseguenza di altro reato. Il sostituto procuratore Pasquale Festa dovrà decidere se disporre l’esame autoptico sui cadaveri rinvenuti.