I TARTASSATI
Ci perdoneranno gli affezionati lettori di Iacchite’ se ultimamente torniamo spesso sullo stesso argomento, ma il “Brisinda-Gate” è un soggetto interessante che ci dà soddisfazione, anche perché spesso abbiamo ragione. E poi la sua vicenda è un caso-limite di quanto accade nella sanità calabrese.
Il primario è il simbolo del cambiamento in una città come Crotone dove il condizionamento dei poteri forti lo tocchi con mano ogni giorno: da solo (a parte l’aiuto morale di migliaia di cittadini), “osa” ribellarsi al potere costituito, svela i vagabondi, critica il potente Capo Dipartimento, Presidente, primario (sì, tutto per una sola persona) e la sua corte e ne paga le conseguenze.
Noi indoviniamo: avevamo detto che con la sentenza del giudice del lavoro i poteri forti non si sarebbero rassegnati, ed ecco arrivare il ricorso da 40.000 euro (questa la parcella promessa all’avvocatone di Catanzaro) e l’epidemia dei tartassati. Così abbiamo soprannominato i brillanti professionisti della Chirurgia, medici dal curriculum e dall’esperienza inappuntabile che per due anni sono stati tiranneggiati e sopraffatti nei loro sentimenti e nella loro professionalità dal primario arrivato da Roma (Brisinda, appunto).
Questi, in barba alla loro spiccata sensibilità, osava ottenere dei risultati degni dei più grandi centri di chirurgia italiani. Non è un segreto. “Purtroppo” Sergio Arena è stato costretto a sottoscrivere ed approvare il piano della performance del 2017, e a pubblicarlo sul sito dell’ASP di Crotone, dove è tuttora esposto al pubblico ludibrio. E lì, a saper leggere, si vede che in un ospedale di sprechi imbarazzanti, l’unico che ha raggiunto risultati mai visti prima è proprio Brisinda. E però Sergio Arena e la sua cricca hanno consacrato gli ultimi sei mesi all’aumento del debito della ASP ed alla materna protezione dei tartassati, che immunodepressi dall’eccessiva attività chirurgica davano segni di cedimento già a novembre. Sempre gli stessi. Sempre lo stesso giochetto.
I più furbi in infortunio sul lavoro (l’Inail compiacente non nega mai aiuto ad un collega, e così evitano la visita fiscale), gli altri fiduciosi nella miopia dell’Inps (vedi visite fiscali all’acqua di rose). E non servono lunghi periodi di assenza. Anche un solo giorno torna utile a non far partire il primario per le ferie o a non farlo partecipare a qualche meeting scientifico fuori città, o a farlo lavorare nei festivi per sostituire il collega malato. Era successo a novembre e a dicembre: sei assenti per malattia contemporaneamente avevano ridotto il reparto di Chirurgia allo stremo, e la risposta della lungimirante direzione strategica era stata l’attribuire a Brisinda il “disagio” dei chirurghi, che con grossa sofferenza ricevevano un corposo stipendio seduti sulla poltrona di casa.
E’ successo di nuovo; sempre gli stessi (come dicono i nostri informatori ridendo): e così vengono fuori situazioni ridicole, che sono sulla bocca di tutti; il medico che continua ad avere infortuni sul lavoro (allontanatelo dall’ospedale, è troppo pericoloso per lui!), quello che a vedersi negare le ferie si ammala proprio nei giorni richiesti, diagnosi che cambiano in corso d’opera, “medici” a cui la richiesta di lavoro extra in sala operatoria provoca malesseri prontamente convalidati dall’efficiente Pronto Soccorso dell’ospedale!
E così i soliti sei in malattia bloccano l’attività di un intero reparto. Ora, è evidente che tale comportamento, in una ASP civile, sarebbe attenzionato e sanzionato. Ma Sergio Arena ha a cuore il benessere dei dipendenti, e noi lanciamo un’altra ipotesi: vuoi vedere che qualcuno in alto ha garantito l’impunità ai tartassati? Anzi, li ha invitati a riposarsi dal duro lavoro dei primi mesi dell’anno?
Obiettivamente è stata dura: da gennaio a marzo sono riusciti a distruggere una Unità di Chirurgia, azzerare la fiducia dei cittadini, provocare un numero di complicanze e decessi che probabilmente è giustificato solo nella guerra in Siria. Sergio non vuole che si rovini il lavoro fatto. E poi il reclamo è vicino. Ci vuole solo un po’ di pazienza, tutto tornerà a posto. Brisinda si stuferà; passerà la sfortunata ondata di malattie, torneranno le vecchie cariatidi. Abbiamo indovinato anche questa volta?
*Nella prossima puntata Iacchite’ narrerà di come i tartassati (compresi quelli in malattia) abbiano richiesto a papà Sergio retribuzione straordinaria per coprire i turni di lavoro….
(continua)