CROTONE – Sono i luoghi più fotografati ed instagrammati delle ultime settimane nel crotonese. Centinaia di persone hanno postato sui social le loro foto mentre sono ‘immerse’ in un campo di girasoli. Bellissime e suggestive immagini in un altrettanto bellissimo e suggestivo posto.
Ma di chi è quel campo? Cosa ci fa lì? Quanti girasoli ci sono? Come si coltivano? Domande a cui i social, come al solito, non hanno risposte. Così da giornalisti abbiamo cercato il proprietario per saperne di più.
Lui è Francesco Mesoraca, quarantenne imprenditore agricolo di Crotone, che da due anni ha scoperto la coltivazione dei girasoli per la produzione di semi da cui estrarre il prezioso olio. Ha due campi di girasoli: uno a Capocolonna e l’altro vicino all’azienda in via Daippo nella zona di Salica.
“Sono due anni che coltivo girasoli – dice Mesoraca – il primo anno il campo era meno visibile, si trovava a Scifo! Ho iniziato grazie al suggerimento di un collega di Ravenna e la produzione l’anno scorso è stata buona. Così ci ho riprovato anche quest’anno”.
Ora che le splendide piantagioni di girasoli sono praticamente sulla strada sono diventate un’attrazione turistica. “Non mi aspettavo questa fama social – ammette Francesco -. Io li ho piantati per produrre i semi invece c’è stato un boom di visitatori. È una coltura bella sia come pianta sia per come cresce. Alla gente piace tanto sono arrivati anche da fuori provincia a farsi le foto. Ci sono stati anche degli sposi a farsi le foto per l’album. No, non ci facciamo pagare. Assolutamente no. Non mi sembra giusto. La gente poi rispetta molto le piante”.
Francesco guida un’azienda centenaria, creata dal nonno che svolge attività per la produzione di ortofrutta e cereali e, anche per i disagi causati dai cambiamenti climatici e dalla siccità, ha deciso di diversificare seminando due piantagioni di girasoli.

La pianta, infatti, non ha bisogno di molta acqua per crescere né di cure particolari o di terreni particolari. Si tratta di girasoli ad alto tasso oelico che l’azienda Mesoraca ha piantato su due campi da dieci ettari ciascuno. La semina è avvenuta ad aprile e la raccolta è prevista per fine luglio.
Si utilizza una mietitrebbia che porta via il fiore e poi trancia la pianta che resta sul terreno diventando ‘concime’ naturale. I semi raccolti a Crotone vengono poi inviati a Ravenna dove viene estratto l’olio.
“Mio padre – racconta Francesco Mesoraca – mi diceva che negli anni Settanta a Crotone si coltivavano i girasoli. Oggi non mi risulta che ci siano altri campi a parte i nostri. Purtroppo i mercati ci penalizzano perché siamo condizionati dalle importazioni, ma potenzialmente in Calabria avremmo grandi possibilità”.
Il successo social del campo di girasoli di Capocolonna, però, non deve fare dimenticare i problemi che sta affrontando l’agricoltura: “Questa annata- evidenzia l’imprenditore agricolo – ci ha messo in ginocchio: clima e siccità ci hanno penalizzato sin da questo inverno con le coltivazioni dei finocchi. Le precipitazioni sono state zero. Poi in estate anche il raccolto dei cereali è stato basso, non c’è neppure il fieno per gli animali. Servirebbe che la Regione Calabria facesse la richiesta di calamità naturale. I girasoli sono piccoli spiragli di luce. Speriamo che il futuro sia migliore”.
Suggerimento finale per i fotografi per scegliere il momento migliore: i girasoli fino alle 14 seguono il sole, poi abbassano la testa. Fonte: Il Crotonese