Crotone in A. Scusate il ritardo, firmato Vrenna-Ursino-Stroppa

A Crotone può cominciare la festa per la ritrovata Serie A. Dopo la goleada di Livorno, lo Spezia – come tutti speravano – non ce l’ha fatta a vincere a Cremona e adesso, con 8 punti di vantaggio sui liguri a 2 giornate dalla fine, anche la matematica sorride ai rossoblù. Gli Squali son tornati nell’Olimpo del calcio a due anni da quell’amarissima e immeritata retrocessione che aveva fatto giurare ai Vrenna un immediato riscatto. Verrebbe quasi da dire “scusate il ritardo” facendo il verso a Massimo Troisi perché nei progetti del patron e dell’eterno diesse Peppe Ursino la risalita doveva arrivare già un anno fa e invece qualcosa era andato storto a “Giovannino” Stroppa, il tecnico prescelto per il nuovo corso, esonerato e poi richiamato ma senza il botto della promozione immediata.

All’alba della nuova stagione, il Crotone non ha più sbagliato e pazienza se il Benevento ha fatto campionato a se. Gli Squali versione Stroppa 2.0 hanno avuto comunque una marcia in più rispetto al resto della concorrenza. E se sul gigante Simy (capocannoniere con 20 gol) si poteva contare a occhi chiusi, la rivelazione è stata senz’altro il brasiliano Messias, non proprio di primo pelo, che ha subito fatto capire di essere un talento di razza e ha fatto più volte la differenza, non solo per i 6 bellissimi gol messi a segno ma anche e soprattutto per i tanti assist.

Stroppa ha sistemato la difesa puntando sull’usato “sicuro” garantito dal collaudato Luca Marrone, da Golemic, Spolli e Gigliotti e dando fiducia al talento della cantera Cuomo, che ha fatto un gran campionato. Mentre a centrocampo, insieme a Barberis, Benali e Zanellato, si è messo in buona evidenza Gerbo, fortemente voluto da “Giovannino” per puntellare il reparto, e sugli esterni, oltre alla sorpresa Messias, Mustacchio, Molina, Crociata e Mazzotta hanno fatto il resto con puntualità e professionalità. L’unica cocente delusione – soprattutto per quello che è costato – è stata la scommessa persa di Maxi Lopez, penalizzato anche dagli infortuni. E meno male che nel frattempo una mano l’ha data anche Armenteros, che ha fatto in tempo a lasciare il segno. 

Tre i momenti-chiave del campionato vincente del Crotone. Il primo “strappo” è arrivato dalla quinta alla nona giornata: 13 punti in 5 partite, 4 vittorie e un pareggio, che hanno subito catapultato il Crotone nell’elite della classifica. Il grande blitz di Pescara firmato Benali – dopo quello iniziale di La Spezia griffato Simy – e i successi allo Scida con Juve Stabia, Entella e Venezia hanno subito infiammato la tifoseria. Certo, non sono mancati i passaggi a vuoto, com’era inevitabile. E così le due sconfitte di fila a Verona e in casa col Perugia qualche perplessità l’avevano suscitata ma a fugare ogni dubbio è stato il secondo “break” tra la fine del girone d’andata e l’inizio del ritorno con un magnifico filotto di 4 vittorie di fila: 2-1 al Livorno allo Scida, colpaccio a Frosinone firmato Marrone al 90′, tris al Trapani e finanche il tabù sfatato del derby di Cosenza. Una marcia così autorevole da proiettare gli Squali a braccetto col Benevento in testa alla classifica.

Una piccola flessione con altre due sconfitte di fila (in casa con lo Spezia e a Empoli) è stata poi brillantemente superata con un altro cambio di passo e altre quattro vittorie consecutive: in casa col Pescara, a Chiavari, allo Scida col Pisa e a Venezia. Il tutto immediatamente prima del lockdown, che ha fermato tutto per tre mesi. 

Il sensibile vantaggio sulle altre rivali è stato gestito con intelligenza e dopo i primi tre pari, che avevano fatto avvicinare pericolosamente Cittadella e Pordenone, gli Squali hanno alzato la voce proprio negli scontri diretti con le squadre del Nord. Al “Venturato” il 3-1 maturato con la doppietta di Messias e il sigillo di Simy ha scavato il solco e allo Scida l’ennesimo acuto di Simy ha chiuso definitivamente i giochi per una promozione inevitabilmente diversa dalle altre causa… virus ma che è certamente figlia di una grande programmazione e soprattutto di una grande passione per i colori della città. Crotone festeggia e c’è da giurare che Vrenna, Ursino e “Giovannino” si stanno già organizzando per un ritorno nell’Olimpo tutto da ricordare. E stavolta senza “ritardo”. Complimenti e in bocca al lupo da tutta la Calabria sportiva.