Crotone, ingerenze tecniche di Vrenna dietro l’addio di Nicola?

Le dimissioni dell’allenatore del Crotone Davide Nicola tengono banco nel panorama sportivo calabrese. Cosa è potuto accadere da far andare in frantumi un rapporto straordinario che è culminato col miracolo sportivo della salvezza?

Nicola, dopo aver dato le dimissioni, non scende nei particolari ma è chiaro come il sole che non ha gradito qualcosa. In particolare l’arrivo del presidente Gianni Vrenna negli spogliatoi tra primo e secondo tempo della partita di lunedì sera contro l’Udinese. Un gesto che Nicola avrebbe interpretato come una delegittimazione del suo ruolo arrivando alla rottura definitiva. Ma si parla anche di una serie di ingerenze tecniche, che Vrenna nega ma che evidentemente devono aver pesato non poco sulla decisione del tecnico. Ingerenze o pressioni, come dice qualcun altro: tentativi di interferire nel discorso tecnico, che devono aver mandato in tilt Davide Nicola, il quale non è tipo da ingoiare il rospo.

Immediatamente dopo la sfida dello Scida si era avuto già il sentore che qualcosa non andasse: i giocatori sono usciti dallo spogliatoio 50 minuti dopo il tecnico, probabilmente perché impegnati in un colloquio con la società. Il confronto si è ripetuto all’indomani, nel pomeriggio: uno tra i dirigenti e Nicola, un altro tra i dirigenti e i giocatori. La società non è riuscita a fare cambiare idea a Nicola dopo un incontro questa mattina e pensa al suo successore: sarebbe favorito Massimo Drago, che ha guidato gli Squali dal 2012 al 2015.

LE DICHIARAZIONI DI GIANNI VRENNA

“Le dimissioni di Nicola era una cosa che non ci aspettavamo. Ho sempre detto che rispetto la decisione dell’allenatore ma non la condivido, andiamo avanti. Ho parlato con la squadra, gli ho detto di compattarsi, che la serie A per noi è importante, fondamentale, ma lo è anche per loro stessi. Mi hanno dato la massima disponibilità. Non se lo aspettava nessuno, né il direttore, nè la squadra, nè io. Il mister ha voluto prendere questa decisione, che accettiamo, ognuno è padrone delle proprie azioni, e si va avanti.

A me è stato comunicato da parte del mister che io tra il primo e il secondo tempo sono entrato negli spogliatoi e ho spronato la squadra. Con questo mio intervento sulla squadra lui ha ritenuto di essere stato delegittimato. Non è nel mio stile, non sono mai intervenuto sotto l’aspetto tecnico, ho ritenuto, come presidente, che ha il diritto e il dovere di intervenire quando vede che le cose non vanno, ma lui l’ha ritenuta una cosa non garbata. L’ho rincontrato oggi mi ha ribadito le stesse motivazioni, se ce ne sono altre le dirà lui, ma io quest’anno appaio poco, sto dietro le quinte, vengo allo stadio, faccio poche trasferte, perché ci sono persone delegate a darmi informazioni sulla squadra. Non c’è stata nessuna ingerenza tecnica. Da parte mia solo uno sprone per la squadra, ne sono testimoni i giocatori. Ho detto poche parole, ‘tirate fuori gli attributi perché stiamo perdendo con una squadra che ha fatto un tiro in porta”.

SORPRESA – «La squadra è rimasta allibita ma saprà reagire»: a parlare dell’addio di Davide Nicola dalla panchina dl Crotone è stato il direttore generale del club calabrese, Raffaele Vrenna, che insieme al presidente Gianni Vrenna ed al ds Raffaele Ursino ha incontrato i calciatori prima dell’allenamento guidato da Ivan Moschella. «Una società che si rispetti – ha detto – deve confrontarsi con la squadra in momenti difficili: abbiamo ripetuto ai calciatori le nostre ragioni e detto loro che c’è uno staff tecnico che continuerà ad allenare la squadra ed al quale va dato il massimo rispetto. La squadra come noi è rimasta allibita della decisione che è avvenuta di punto in bianco, ma sono certo che saprà risollevarsi subito: sono dei professionisti e sanno cosa fare». Per quanto riguarda il nome del nuovo tecnico, Raffaele Vrenna non si è sbilanciato: «Stiamo vagliando diversi nomi per il nuovo allenatore. Vorremmo essere certi del profilo che andremo a scegliere».