Unical: San Gino, il pro-rettore amante del lusso e un ateneo allo sbando

Il Centro Residenziale dell'Unical

Nei mesi scorsi molti studenti hanno chiesto, ripetutamente, le dimissioni del pro-rettore, Luigino Filice.

Lentezza nelle procedure di assegnazione degli alloggi (tranne che per gli amici degli amici), ritardi nell’erogazione delle borse di studio, servizio mensa inadeguato, pulizia scarsa, mancanza di sicurezza soprattutto nelle ore notturne. Sono alcune delle problematiche messe sul tavolo dal Consiglio degli Studenti dell’Università della Calabria. Problemi che oltre ad ingigantirsi trovano il chiaro appoggio del rettore San Gino Crisci.

Un pro-rettore, amante dei viaggi internazionali a spese dell’Unical, delle cene, amante del lusso, del compromesso, come si nota dai continui favori elargiti in favore di una parte della rappresentanza studentesca.

Luigi Filice, un personaggio che vive nel grande stanzone super confortevole del Centro residenziale, nello stesso tempo in cui molti studenti (specialmente quelli extracomunitari) si trovano a combattere con infiltrazioni di acqua piovana, rettili, topi e tanta sporcizia nelle squallide abitazioni assegnate.

Il professor Filice è quel personaggio che sa chiudere un occhio (e anche tutti e due) se qualche amico dell’amico chiede una stanza, per lo più assegnata in modo abusivo. Filice è quel personaggio che aspira a diventare rettore. Ma all’università San Gino Crisci continua assieme ad altri illustri personaggi della nuova antimafia universitaria a firmare ad minchiam protocolli con la giustizia, ad organizzare parate di legalità e giornate della trasparenza. Quale trasparenza? Forse quella della sua camicia consumata!? (Facciamoci una triste risata).

Un ateneo allo sbando. Dove la stampa di regime scrive minchiate sulle borse di studio, minchiate su risultati manipolati ad arte ma non scrive sullo squallore, sulle cose immorali, sui concorsi truccati, sulle case dello studente assegnate senza procedura regolare. Tutto questo sotto gli occhi di tutti. Anche delle forze dell’ordine. Che continuano a fare silenzio nonostante ci siano chiari reati quotidiani. Fra qualche settimana sarà Natale. Speriamo che San Gino si accordi per trovare un nuovo prorettore, onesto e attento ai tanti problemi di questa università che come disse qualcuno é diventata un cesso (o gabinetto se vi scandalizzate) ambulante.