Crotone, omicidio Tersigni: le indagini della Squadra Mobile

La Squadra Mobile sta indagando per capire chi ha ucciso e i motivi dell’agguato al 36enne Giovanni Tersigni, assassinato nel centro storico di Crotone da due killer che gli hanno sparato alle gambe ma hanno finito per recidergli la vena iliaca provocandone la morte. Non sarà facile considerato che nel centro storico manca la videosorveglianza che pure era stata promessa dopo l’omicidio di Giuseppe Parretta avvenuto nel gennaio del 2018.

Gli uomini della Squadra Mobile, intanto, stanno interrogando amici e parenti per cercare di ricostruire l’agguato e poter avere elementi utili per poter risalire a chi ha sparato e ucciso Giovanni Tersigni. Da quanto è stato possibile apprendere, la vittima avrebbe avuto in passato dei piccoli precedenti, ma non avrebbe un profilo che lo colleghi alla criminalità.

Secondo il quotidiano on line Crotone News, gli inquirenti avrebbero ricostruito il quadro in cui si inserisce l’agguato contro Tersigni e avrebbero individuato chi ha partecipato a quella che sembra essere una vera e propria spedizione punitiva. Si sta lavorando su alcune ipotesi di movente e gli agenti della Mobile stanno anche cercando di capire la dinamica e chi, o meglio, quante persone hanno sparato contro la vittima.

Certo è che l’omicidio del 36enne è il terzo omicidio avvenuto nella zona storica della città nell’ultimo anno. La morte del giovanissimo Giuseppe Parretta prima, poi l’omicidio di Stefano D’Arca e adesso l’agguato mortale a Tersigni. Cittadini e associazioni invocano maggiore attenzione e vigilanza. Il controllo del territorio attraverso la videosorveglianza è una misura non più rinviabile.