Crotone oscura, sì! Ma perché tutti hanno spento la luce…

Crotone oscura, sì! Ma perché tutti hanno spento la luce:
nessuno è capace di fare luce. Figuriamoci balneare.

Fonte: U’Ruccularu 

Quando il potere si rafforza nel silenzio generale. E il vero vuoto non è istituzionale, ma d’opposizione.
In fondo, non è colpa sua. Lui c’è. Gli altri no.
Il sindaco Voce, criticato per autoritarismo, chiusura al confronto, opacità nelle decisioni, comunicazione unidirezionale e uso aggressivo dei social istituzionali, è l’unico ancora seduto alla scrivania. Ed è sicuro di rimanerci. E non è il solo a pensarlo. Tutti gli altri sono… evaporati. Il centrosinistra è a mare a Le castella. La Cinque Stelle fa compagnia a se stessa. Forza Italia in guerra civile permanente. La Lega Immateriale, da sempre.
Fratelli d’italia… aspe’ Fermi Tutti! C’è FDI a Crotone? Ma da quando? Noi moderati in curva allo stadio
E allora, come biasimarlo se con una mano firma e con l’altra governa indisturbato?

IL POTERE RIEMPITO DAL VUOTO
A Crotone, più che opposizione, c’è l’opposta direzione: fuggire, tacere, galleggiare.
Mentre Voce gestisce la città a colpi di determine, delibere, comunicati autopromozionali e “pane e crescere”, i partiti sembrano essere già in vacanza estiva: eh si! dal primo maggio tutti in spiaggia visto che la Regione ha anticipato l’inizio della stagione per la stagione turistica (ma senza turisti). infatti saranno i dirigentini a sostituire i tedeschi sulle spiagge, cosi almeno sembreranno piene.
E non si che non ci sono più spiagge libere perché è l’erosione marina!
Non una controproposta. Non una lista civica all’orizzonte. Non un nome alternativo in circolazione.
Il risultato? L’impressione netta è che la rielezione sia già decisa. Altro che urne.

L’INTESA SILENZIOSA: VOCE & OCCHIUTO
Nel vuoto crotonese si muove invece, con discrezione, il presidente della Regione, Occhiuto. Non ha mai brillato per penetrazione nei capoluoghi calabresi. Crotone potrebbe essere la prima bandierina azzurra piantata nel Risiko calabrese.
Ma come conquistarla?
Semplice: non candidando nessuno. E lasciando che Voce sia l’unico “presentabile” sulla piazza.
E mentre Fratelli d’Italia prova a dire “mai con lui”, le altre forze si dividono tra:
chi non si opporrà se lo decide Occhiuto,
chi è pronto a strappare la tessera pur di non fare campagna per Voce,
e chi spera di salire sul carro, magari con un assessorato in premio.
La politica a Crotone non è un’arena. È un bagnasciuga dopo le 19: tutti spariti, tranne uno che resta col secchiello in mano.

I PARTITI (DE)COMPOSTI
Forza Italia
Litigano più di una famiglia in eredità. C’è chi strizza l’occhio a Voce, chi vuole far cadere Occhiuto, chi non parla e chi spera in un rimpasto. A proposito…Si dice che chi ha ferro fa chiodi, ma questa è un altra storia e intanto nessuno fa politica. Torromino intanto passa la mano, gli altri non abbiamo capito chi sono.
PD
In decomposizione controllata. Mentre appassiscono i papaveri Rossi si sente forte l’odore del Glicine.
Il motto è: “Meglio tardi che mai, meglio poco che niente” ma forse meglio mai che male.
Annagiulia Caiazza, Leo barberio, Andrea Devona. Giovani vecchi, vecchi giovani…. insomma inconsistenti.
5 Stelle
Vivono in un universo parallelo. Parlano di salario minimo mentre a Crotone manca la fognatura. “Stiamo lavorando a livello nazionale” – peccato che qui non si sia visto più nessuno da mesi. Ormai non corrono neanche più alle elezioni di nessun tipo. Ormai la politica per Sorgiovanni, Zurlo e Barbuto e come una partita di burraco da giocare al circolo dei pensionati.
Lega
Marisa Luana Cavallo fa la leghista cittadina in orari di ufficio, perché è anche popolo ed identità nel fine settimana, ma anche la portaborse regionale di qualcuno della Lega alla cittadella, ma anche la stampella esterna del sindaco Voce. Non si può pretendere che faccia tutto lei…non c’è bisogno di pretenderlo. Al massimo: fermatela!
Fratelli d’italia
chi li ha visti? Chi sono? Dove sono? Che faccia hanno? Chi li conosce? Insomma sembra una partita di…. Indovina Chi? La indovino con una: Zurlo si ma aspe’ il Grande o il piccolo? No allora De Simone, quello che sembra leo barberio ma con gli occhiali. Stessa incisività! Allora sarà la Ferrarina? O marino? O marini?
Noi moderati
abbiamo lasciato Pisano allo stadio, in curva, meglio cosi. Perché l’assessore al verde pubblico non è l’assessore ai giardinetti. Cretella Docet

IL GRAN RITORNO DELLA POLITICA (MA NON OGGI)
Il dramma non è solo nella forza di chi governa. È nella debolezza abissale di chi dovrebbe fare alternativa.

C’è un esercito di potenziali candidati, ex assessori, ex consiglieri, professionisti del “fare”, che aspettano che qualcuno li chiami. Sono li pronti come una barbie riposta nella scatola che scalpitano per essere di nuovo al centro della scena: due nomi su tutti?
Mariuzzo Oliverio detto Palla Palla che ormai è più pedante di un banglandino che vende le collanine in spiaggia.
L’ingegnere Bevilacqua che sembra un incrocio tra beppe grillo, Trump e salvini: lancia il manifesto elettorale “pro crotone” scrive regole, impone deadline, indica metodi di candidatura… insomma lui se la canta lui e se la suona sperando di vincere le primarie contro qualcuno che sia disposto a candidarsi per solo per perdere contro di lui.

E NEL FRATTEMPO?
Si coltiva l’arte dell’ambiguità: “Non sono d’accordo con Voce, però qualcosa ha fatto… certo, se mi chiedessero…ora è il momento della responsabilità verso la città”
Intanto, i crotonesi non hanno idea se l’opposizione esista ancora. E quindi restano lì, a guardare i post sui social, con la consapevolezza che nessuno farà la differenza.
MA SE È UNA DITTATURA, È COLPA DI CHI LA SUBISCE?
Voce governa senza fastidi, senza voci fuori campo, senza avversari in carne e ossa.
Le critiche? Arrivano dai social, dai post ironici, dalle vignette, da qualche testata indipendente, da qualche consigliere coraggioso che viene zittito “per fatto personale” al primo intervento.
Ma il vero problema è che nessuno – nessuno – oggi si è candidato a far luce, o ne sarebbe capace
E allora, davvero: che colpa ha Voce, se gli altri stanno al bar o al mare?

ELEZIONI 2026: L’ASSENZA COME PROGRAMMA
Il paradosso è chiaro: chi critica la dittatura cittadina, poi non si candida a fare la Repubblica.
E in questa apatia collettiva, Voce e Occhiuto si sono trovati come due che si aiutano a vicenda a salire la scala del potere.
Uno rilancia la carriera da sindaco-riformista-senza-partito.
L’altro prova a piazzare una bandierina in un deserto sperando di diventare lo Zaia del Sud.
E LA CITTÀ?
Assiste, silenziosa, a una campagna elettorale che si è già conclusa prima di iniziare.
L’unico slogan che circola davvero a Crotone oggi è: “meglio che niente”.
E in fondo, anche il pensiero unico ha bisogno di consenso.
Il problema è che, qui, non c’è nemmeno concorrenza.