Erosione costiera: si attendono interventi decisivi sul litorale per far fronte a situazioni di rischio che in particolare sul lungomare lato Nord si manifestano in tutta la loro evidenza. Un tratto di strada che collegava con la parallela via Tina – sulla litoranea – è stato interdetto ormai da mesi e non possono dirsi cessate le emergenze a riguardo della ferrovia e delle strutture balneari presenti.
Come a Paola l’attesa è crescente anche a Fuscaldo, Acquappesa e Cetraro.
I residenti di località Sciabiche di Acquappesa hanno chiesto alla Regione e al Comune interventi decisi per far fronte al fenomeno erosivo. Dopo la raccolta di firme e la conseguente risposta della Regione a riguardo di un finanziamento di 7 milioni e 600mila euro relativa a fondi Por che sarebbe da utilizzare sul tratto di litorale che va da Paola a Cetraro la domanda che sorge spontanea ai cittadini è la seguente: ma queste somme sono state utilizzate? Chiaramente, gli interventi non in tutti i comuni del litorale sono iniziati. E a Paola ad esempio non sono più procrastinabili.
L’emergenza ad Acquappesa coinvolge anche lo stadio comunale. Parte del muro perimetrale è caduta a causa dell’incessante avanzata del mare e oggi la situazione appare ormai irrecuperabile. I marosi potrebbero distruggerlo completamente come del resto è accaduto anni fa al vicino stadio comunale di Cetraro. Anche il “Tarsitano” di Paola è stato interessato da una eccezionale mareggiata. Lo stadio, che originariamente sorgeva sul lungomare, è stato interessato dai forti marosi di anni fa che hanno abbattuto parte delle tribune rendendolo per diverso tempo inagibile. E’ nata poi l’idea di un nuovo stado nella vicina località Tina distante dal mare.
Nei giorni scorsi si è tenuto anche un incontro politico a Cetraro riguardo a quelle iniziative che occorrerà mettere in campo per la protezione dei borghi marinari. Ma chiaramente tutti attendono la fase operativa perché in alcuni casi dall’annuncio di interventi di tempo ne è passato parecchio. Fonte: Gazzetta del Sud