“Declino di un’utopia”: la storia di ieri per capire quella di oggi

Sarà presentato domani, giovedi 31 marzo, alle ore 17,30  nel salone di rappresentanza di Confindustria, a Cosenza, il libro del giornalista Santi Trimboli “Declino di un’utopia”, edito dalla Falco Editore. Relatori saranno il giornalista ed ex direttore della Sede Rai di Cosenza Enzo Arcuri e lo scrittore e storico dell’ ICSAIC Lorenzo Coscarella.

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Nell’Ottobre del 1989, a poco meno di tre settimane dalla caduta del muro di Berlino, un viaggio turistico nella Russia di Mikhail Gorbaciov si trasforma, all’insaputa degli stessi partecipanti, in un incontro con la Storia. E’ il momento memorabile che porterà alla riunificazione delle due Germanie, al fallimento della perestroika e della glasnost, alla fine della guerra fredda, ai nuovi assetti geopolitici al di qua e al di là della Cortina di Ferro.

Ed è così che i ricordi e gli appunti di un “viaggiatore-giornalista” diventano testimonianza di IERI, un passato recente drammaticamente riemerso in queste settimane sull’onda di una guerra folle scatenata contro l’Ucraina.

“Declino di un’utopia”, il libro scritto da Santi Trimboli per la Casa Editrice Falco, è un focus su una pagina del ‘900 scandita da epocali cambiamenti ma è anche un variegato caleidoscopio contenente il fascino dei luoghi e delle opere d’arte, la suggestione dei simboli, misteri e inquietudini. E tracce non troppo velate di una intrigante spy story.

La scoperta di un mondo nuovo, le distorsioni dello statalismo, gli interessi non troppo nascosti degli oligarchi, i timori della gente comune per quello che veniva considerato come un salto nel buio. Tante sorprese, tantissime incognite e una certezza: Gorbaciov, la sua idea rivoluzionaria di un nuovo modello di società sono destinati a fallire.

Due settimane dopo quel viaggio fra Mosca e Leningrado (oggi San Pietroburgo), esattamente il 9 novembre, il mondo festeggerà la definitiva cancellazione di quel simbolo odioso e insopportabile che aveva segnato la fine della Seconda guerra mondiale. E due anni dopo, nel dicembre del 1991, le dimissioni di Gorbaciov decreteranno la dissoluzione dello Stato sovietico. Quell’ambizioso progetto nazionalistico che nel 2007, alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, Putin annunciò pubblicamente di voler restaurare allo scopo, dichiarò testualmente: ”di legittimare la sfera d’influenza russa”. I fatti di oggi ne sono una drammatica conferma.