Diamante, anche i ricchi piangono: bloccati i lavori del suocero di don Magorno

Don Ernesto Magorno e la moglie ex vicesindaco di Diamante

Colpo di scena a Diamante. Della serie: anche i ricchi piangono. Da qualche tempo, ormai, i diamantesi si stavano rassegnando all’ennesimo sbancamento di una collina intera per far posto all’ennesimo supermercato della costa tirrenica, in questo caso a marchio Conad.

Il proprietario di questa impresa edilizia indaffarata nei lavori di sbancamento è Biagio Casella, costruttore e imprenditore della zona, conosciuto ai più per essere il suocero del senatore don Ernesto Magorno, tra le altre cose anche ex sindaco di Diamante.

Ebbene dopo una rapida partenza nei lavori, con decine di camion a smuovere tonnellate di terra, da circa 15 giorni i lavori si sono fermati. La procura di Paola ha ricevuto decine di lettere anonime e così il Comune, sulla liceità della costruzione, ma come al solito sembrava che il costruttore avesse – almeno sulla carta – tutti i permessi in ordine. Riesce difficile pensare come la Soprintendenza ai beni ambientali di Cosenza abbia potuto concedere la possibilità di un enorme sbancamento come quello che sta avvenendo in una zona a rischio idrogeologico, ma si può immaginare, visto che il soprintendente Pagano è uno dei più impresentabili rappresentanti dello stato in Italia. E così, vi starete domandando, chi può essere intervenuto per mettere i bastoni tra le ruote al suocero del “mammasantissima”?

Ad intervenire e a bloccare tutto – incredibile ma vero – è stata invece l’Anas e successivamente il Comune stesso. I motivi sembrano legati alla mancata realizzazione di opere di urbanizzazione che nella concessione fatta dal Comune e dall’Anas erano previste prima dell’inizio dello sbancamento vero e proprio. In quella zona, nella concessione, sta scritto che andavano fatte prima le opere fognarie e idrauliche, andavano sistemati i canali di sfogo delle acque, costruita una rotonda e bisognava illuminare tutta la statale 18 per duecento metri prima e dopo la rotonda.

Evidentemente qualcosa non ha funzionato ed ecco arrivare il blocco dei lavori. Riuscirà il senatore don Magorno adesso a sbloccare la vicenda, essendo oggi in contrasto con il sindaco Sollazzo? Ricordiamo ai nostri lettori che la concessione venne data quando nel Comune di Diamante le acque erano tranquille e la vicesindaco era ancora la figlia del costruttore Biagio Casella, moglie del senatore don Magorno.