CHI HA PAURA DI CHI ? RICAPITOLIAMO
Dobbiamo dire che i nostri ultimi due comunicati, hanno fatto saltare i nervi a questa amministrazione di Diamante che annaspa nel buio e nasconde le sue responsabilità nel non saper gestire il paese, nascondendosi dietro la minaccia pandemica.
Lo diciamo da tempo, abbiamo scelto il silenzio, da subito. Abbiamo rispettato il silenzio anche sulle numerose ordinanze contraddittorie fatte dal sindaco da febbraio in poi, riducendo al lastrico commercianti e gestori di locali costringendo i cittadini a tortuose vicissitudini. Questa estate abbiamo offerto idee sulle questioni ambientali, e abbiamo evitato polemiche sul mare sporco e la depurazione, sull’acqua mancata e su quella non potabile con indagini dei carabinieri, sulla raccolta delle immondizie che questa estate è stata un disastro vero e proprio, sul traffico caotico e i parcheggi a pagamento oramai ovunque, e l’abbandono di Cirella e contrade, e su tante altre vicende quotidiane del paese.
Il paese ha camminato da solo, grazie agli stessi operatori turistici, ai commercianti che si sono dati da fare per sopravvivere, a cittadini che hanno dovuto lottare per accaparrarsi un posto nelle spiagge libere abbandonate a se stesse. Evidentemente questo nostro agire è stato scambiato per obbedienza e servilismo. Il silenzio non vuol dire chiudere gli occhi su episodi che riteniamo gravi e che potevano essere evitati proprio perché sotto attacco pandemico, che invece loro al potere sfruttano a proprio piacimento, facendo le peggiori cose.
LA PANDEMIA COME ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA. Le ribellioni in varie città d’Italia hanno proprio questo significato, di fronte ad un governo incapace di risolvere i problemi economici della gente. Ed invece ecco il sindaco, approfittando del momento di emergenza, distribuire deleghe, aspettandosi ancora il silenzio e l’obbedienza dei cittadini. Scusateci se vi abbiamo svegliato dal vostro torpore, ma il paese è in rovina e qualcosa bisognerà pur farla senza aspettare le prossime elezioni amministrative che se sono vere le intenzioni del sindaco, saranno nella prossima primavera. E andiamo alle deleghe.
L’incarico a Savarese ha scandalizzato l’intero paese, è inutile che lo nascondano gli amministratori e conoscendo gli interessi del personaggio temiamo per l’ambiente, per quello che rimane libero del nostro territorio. Ben sappiamo gli interessi in corso da parte di speculatori ed imprenditori d’assalto, sappiamo di progetti nei pressi dell’area archeologica di Cirella, sappiamo di cambi di destinazione d’uso come quello dell’ex edificio scolastico delle suore di Cirella o del “Palestrone” dello stesso Savarese, sappiamo di terreni sulla statale fra Diamante e Cirella di fronte il lido delle Sirene dove si vorrebbe ancora costruire nonostante non sia possibile farlo.
Ci rispondano su queste cose, o non è legittimo temere tutto questo ? O parlarne si fa peccato di lesa maestà ? E così anche per la delega data a Cauteruccio sul porto. Questa delega non fa che allungare i tempi sulla sua realizzazione proprio per l’incompetenza dello stesso su una delicata quanto complicata questione e per l’atteggiamento avuto da lui accondiscendenti al concessionario Santoro che ha accolto a braccia aperte. Eppure i nominativi su persone capaci, c’erano ed erano anche all’interno stesso di questa amministrazione.
La reazione scomposta di Cauteruccio al nostro comunicato, che adesso fa la vittima, incapace di rispondere a contenuti politici, che per nascondere la propria incapacità ha tirato in ballo storie personali e professionali di nostri militanti, è la dimostrazione di come si vorrebbe ridurre al silenzio i cittadini che per paura di essere colpiti personalmente li costringe a stare zitti. E adesso chiediamo a Cauteruccio: è vero che qualcuno aveva già chiuso nuovamente l’area del porto ? E’ vero che alcuni imprenditori sono andati al Comune chiedendo di gestire l’area portuale e la messa in sicurezza ? E’ vero che l’Ufficio tecnico soltanto ne ha ordinato la riapertura ? Risponda a queste legittime domande, senza attaccarci su quanto abbiamo fatto 20/30 anni fa. Quindi siamo stati noi ad essere colpiti per primi e non lui.
Ed è inutile che scatena a suo favore e contro di noi, col suo solito modo di fare vittimistico-ridicolo, i soliti 60 like sui social. Li conosciamo uno per uno, inneggiano alla libertà ma sono solo dei lacchè, sappiamo i loro interessi e i loro legami familiari. Ma di tutto quanto sta avvenendo nel nostro Comune se ne occuperà la Procura di Paola che ben conosce questi fatti e non serviranno a coprirle né le posizioni in commissione Copasir da parte del sindaco, nè le sue sbandierate amicizie con Gratteri. Stiano tranquilli i cittadini noi continueremo nella nostra battaglia, non abbiamo paura e le continue urla nelle dirette del sindaco o le minacce nei consigli comunali, non ci fermeranno, anzi ci danno sempre più forza, consapevoli che chi urla è disperato e ha torto. Non è solo la nostra coscienza e libertà da tutto a dircelo ma anche le centinaia di cittadini che in privato ci chiedono di farlo.
COMITATO DIFESA AMBIENTE