Diamante, Fase 3: è ora di ripartire. L’opposizione sbertuccia don Magorno e propone soluzioni

06/06/20 Fase 3. Le proposte del Gruppo Consiliare Diamante e Cirella #SiamoVoi.
“È il momento di ripartire. Non si può concepire che, mentre a Diamante ancora pensiamo a come agire, nelle altre realtà turistiche si opera e si procede”.

“Con la riapertura delle “frontiere” regionali si tenta di muovere i primi passi verso il ritorno a quella normalità di cui sentiamo sempre più il bisogno. Per riprendere i ritmi di vita a cui siamo abituati e anche per riuscire a scongiurare quello che in autunno potrebbe altrimenti essere un vero e proprio dramma socio-economico. Tutti sentiamo forte l’esigenza di una speranza che ogni giorno che passa si fa più pressante. E crediamo sia arrivato il momento di ricominciare, sia pur a passi lenti e nel rispetto delle regole che rappresentano oggi i binari lungo i quali la ripresa deve correre.

Speranza è il sostantivo che più di ogni altro in questo momento fotografa lo stato d’animo della popolazione italiana e anche quello della nostra piccola comunità adamantina. Per questo, chi come noi rappresenta le istituzioni locali (maggioranza ed opposizione), ha l’obbligo morale e anche istituzionale di alimentare la sete e la voglia di ripresa. E di fare inoltre in modo che si trasformi in un’ opportunità di rilancio e di rinascita globale del nostro territorio.

La nostra è una piccola città alla quale il buon Dio ha donato tanto: clima stupendo, mare da bere, spiagge da godere, siti storico-culturali da scoprire, terrazze naturali mozzafiato e tanto altro. Ma la valorizzazione di tutto questo passa dalla capacità di saper sfruttare l’enorme potenziale che abbiamo a disposizione.

“Diamante e Cirella #SiamoVoi”, durante la fase1 – e quindi in un momento terribile della storia della nazione e di conseguenza della comunità diamantese – ha deciso di mettere da parte ogni tipo di acredine politico per far fronte all’emergenza. Spesso abbiamo “subìto” senza polemizzare le decisioni di questa amministrazione, anche quando non le condividevamo in pieno, perché ci sembrava giusto e responsabile in quel momento affrontare insieme alla maggioranza una situazione assolutamente eccezionale e mettere da parte punti di vista differenti per remare tutti nella stessa direzione.

Ora però è il momento di ripartire: in sicurezza, rispettando le regole, ma bisogna RIPARTIRE! Sappiamo che questo è un anno particolare: non possiamo “programmare la stagione estiva” perché è già in corso, ma possiamo agire al meglio per scongiurare una crisi economica che è già dietro l’angolo. E per farlo non possiamo permetterci di vedere correre i paesi intorno a noi, mentre a Diamante ci limitiamo a camminare.

E’ per questo che chiediamo al Sindaco di convocare immediatamente un tavolo d’azione con le forze politiche in seno all’Amministrazione, che possa dare indicazioni chiare e regole certe a chi ancora oggi (imprenditori del settore, commercianti, villeggianti) aspetta di capire come sarà la stagione estiva, che intanto sta già scorrendo veloce e inesorabile davanti ai nostri occhi.

Gestione spiagge libere, suolo pubblico, rispetto delle normative nazionali igienico-sanitarie, utilizzo e/o fitto seconde case, viabilità, etc., sono le priorità da affrontare immediatamente per evitare che la tanto auspicata ripresa sia, anche sul nostro territorio, a due o più velocità. Non si può concepire che, mentre a Diamante ancora pensiamo a come agire, nelle altre realtà turistiche si opera e si procede.

Diamante e Cirella #SiamoVoi offre proposte e soluzioni concrete.

• E’ stato detto che le oltre 55 aree demaniali (di 20-30 mt lineari o poco più) di spiaggia libera tra gli stabilimenti balneari, che ricadono nel nostro territorio, sono incontrollabili per mancanza di uomini delle forze dell’ordine eventualmente preposte a far rispettare le normative sanitarie nonché il distanziamento sociale richiesti per la sicurezza dei cittadini. Dunque la nostra idea è di creare 4-5 macroaree di “spiaggia libera” da nord a sud del paese, controllate, per assicurare a chiunque volesse di goderne in sicurezza. E di concedere, previa possibilità e disponibilità tecnica degli uffici demanio e di chi di competenza, parte dei restanti “spicchi” agli stabilimenti balneari adiacenti che ne facessero richiesta. E comunque previa regolamentazione, così da favorire queste attività “ferite” dal distanziamento sociale.

• Per il suolo pubblico la nostra idea è di favorirne il massimo utilizzo da parte delle attività che ne facessero richiesta, per mitigare le perdite economiche conseguenti al distanziamento, ma tenendo sempre anche in debita considerazione le esigenze di libertà ed i diritti di tutti i cittadini. E sempre nel rispetto rigoroso delle regole sia tecnico-amministrative che sanitarie.

• Il rispetto rigoroso delle norme nazionali anti-contagio è necessario. Bisogna però evitare di ratificare pedissequamente raccomandazioni come obblighi, ancorchè estemporanei e non di univoca estensione sul territorio nazionale o addirittura regionale. Ma soprattutto occorre evitare che solo Diamante sia costretta a un rigore eccessivo, a volta non condiviso su scala nazionale, che mal si sposa con la tendenza generale di un lento e graduale ritorno alla normalità.

• Per i proprietari delle seconde case, a nostro avviso, non può e non deve esistere il limite della metratura dell’appartamento, se lo stesso ospita i componenti del proprio nucleo familiare (ivi compresi i genitori). Riteniamo giusto l’obbligo di comunicazione di arrivo e partenza (come da dispositivo regionale) a/da Diamante. Comunicazione però che possa essere effettuata anche in estemporanea (e non 24 ore prima dell’arrivo). Per i “turisti pendolari” crediamo sia inoltre necessario comunicare la propria presenza solo al primo arrivo. Deve persistere invece l’obbligo di comunicare la presenza e il numero di eventuali “ospiti”.

• Abbiamo già richiesto la revoca della ZTL sulla Diamante-Cirella e non per motivi politici, ma per reale esigenza socio-economica e di sicurezza stradale, così come puntualmente esplicitato nella nota già pubblicata anche in considerazione delle scarse risorse in termini di uomini della polizia locale a disposizione. Ancor più, e per le stesse motivazioni, chiediamo la rimozione dei dissuasori (dossi artificiali) posti sulla carreggiata in numero e di altezza spropositato, tali da provocare danni alle autovetture di chi eroicamente si avventura su quella strada e che determinano inoltre l’ulteriore aumento del traffico veicolare sulla SS18, ancor più nella stagione estiva, e di conseguenza favoriscono il pericolo di incidenti. La nostra soluzione alternativa prevede invece autovelox fissi o ancora meglio limitatori di velocità quali ad esempio istallazione di tutor o simili.

Noi siamo per il rigoroso rispetto delle regole, sempre e comunque, e ci batteremo per questo. Le regole servono per vivere meglio, tutti, e per governare (in senso globale) la vita di ciascuno di noi. Ma non devono e non possono essere loro a governarci.”