Diamante. I “pacchi” di don Magorno lasciati a Ordine e l’affare Aci da 10 milioni con iGreco

I pacchi di Don Magorno lasciati a Ordine

Don Magorno avrebbe dovuto essere il nuovo conduttore di “Affari tuoi”, perché di pacchi se ne intende e piano piano vengono a galla. Nell’ultimo consiglio comunale di Diamante ne sono usciti due lasciati da lui in eredità.

Uno riguarda la famigerata nuova stazione di polizia a Cirella, della quale non c’è alcun bisogno, che dovrebbe sorgere nella scuola dell’infanzia chiusa e trasferita in altri luoghi ancora da definire. Nel suo delirio di onnipotenza, Don Magorno nei suoi ultimi mesi vissuti da sindaco nella sua cittadina fece credere a tutti, anche ai suoi stessi sprovveduti consiglieri ed assessori, oltre che agli oppositori, che la stazione di polizia non solo era necessaria ma che non avrebbe tolto un solo euro alle casse del Comune e che tutto sarebbe stato a carico dello stato. E tutti ad applaudire e partecipare a quelle passerelle con generali e comandanti ai quali offriva laute cene e soggiorni negli alberghi di Diamante, oltre che cittadinanze onorarie tutto a spese delle casse comunali.

L’ultima cittadinanza onoraria  venne data da lui ad un generale dei carabinieri ora  finito nelle patrie galere tra l’ilarità generale. Ebbene nel consiglio comunale di avantieri il nuovo sindaco Achille Ordine caccia fuori una lettera pervenuta il 17 aprile del 2024 all’indirizzo del sindaco di allora e cioè a Don Magorno, da parte del Ministero degli Interni, nella quale si scriveva espressamente che tutte le spese per ristrutturare la scuola a caserma, erano a spese del Comune, compresi mobilia e ripartizione delle stanze e che la spesa si aggirava attorno ai 510 mila euro oltre al fatto che l’immobile sarebbe stato consegnato in comodato d’uso !

Nel consiglio comunale è venuto un colpo a tutti, e l’attuale opposizione composta da Pino Pascale e da Cauteruccio, che avevano fatto del commissariato un tema della campagna elettorale, si è preferito il silenzio e l’attesa di nuove informazioni su queste determinazioni da parte del Ministero.

Siamo davanti all’ennesimo tradimento e disprezzo assoluto da parte di Don Magorno verso il proprio popolo che giustamente non lo ha votato. I suoi degni eredi continuano a non sapere nulla e fanno i finti tonti salvo il fedele magorniano Cauteruccio, che richiamato sulla situazione esistente nel paese dal punto di vista della raccolta dei rifiuti continua a difendere un appalto-tranello fatto vincere alla Ecoross dallo stesso. Ditta  che ha tenuto il paese come una discarica incurante dell’afflusso turistico e che incolpa i propri dipendenti per la mancata raccolta. E Cauteruccio difende la ditta piuttosto che i dipendenti, lui che passava le giornate in tempi in cui era oppositore a fare foto di monnezza e liquami rimasti tali anche quando ne divenne miracolosamente delegato favorendoli nella gara d’appalto e per questo ben premiato in voti alle ultime elezioni comunali.

Ma Cauteruccio, magorniano doc ancor di più del capogruppo Pascale, porta avanti anche il progetto dell’ACI che tanto vuole Don Magorno in combutta con i famigerati iGreco. Il progetto dell’ACI – che non è una ristrutturazione ma un ampliamento in volumetria della struttura bocciata dall’ufficio urbanistico della Regione Calabria e dalla Soprintendenza di Cosenza – è un affare di dieci milioni di euro sui quali hanno messo gli occhi iGreco che su Cirella stanno investendo in appartamenti, B&B e alberghi sponsorizzati appunto da don Magorno e da suoi accoliti. Don Magorno intanto gira per la Calabria con la sua bella pensione e con un’associazione che ha un nome emblematico ovvero l’Oro di Calabria, appunto quello che rastrella da imprenditori turistici e da vari enti dello Stato. Povera Diamante…