Diamante, la “democrazia” di Don Magorno: ma il cielo è sempre più blu!

Chiudiamo – almeno per ora – la saga dell’impresentabile Don Magorno, novello zimbello del web dopo la figura di cacca (in tutti i sensi…) rimediata con la pagliacciata dell’acqua di mare, guardando i fatti anche da un’altra angolazione, come suggerisce argutamente Saverio Di Giorno. 

di Saverio Di Giorno

Tutti parlano del senatore Magorno che beve l’acqua di mare, ma nessuno delle parole che hanno preceduto il gesto. Il sindaco ha definito una giornalista “pseudo-chiacchierona”.

Caro senatore Magorno, io sono dell’ idea che un politico non può rispondere ad una critica – specie di un giornalista – in questi termini. Non è il suo ruolo. Il giornalista deve criticare, il politico rispondere, ma con i fatti. In silenzio. Se si ritiene si sia andati oltre c’è il Tribunale e lì ci si confronta pubblicamente con le carte e i dati. Questi atteggiamenti denigratori, che si condannano tanto all’ala governativa, in realtà appartengono a tutti e sono un segno della degradazione del senso delle istituzioni e del dibattito democratico.

E infine c’è un’ultima questione: da noi va tutto bene sempre a prescindere.
Non c’è inquinamento né dell’acqua né del suolo, non c’è droga, non c’è microcriminalità (sempre crescente) e men che meno mafia.
Il cielo è sempre più blu (insieme all’acqua).
Qualsiasi segnalazione quando non è ignorata è una saccatura o un’invenzione.

3 – (fine; per il momento…)