Questa notizia risale al 15 marzo scorso e già allora era “vecchia” di due settimane, poiché risale ai primi di marzo. E anche dopo la pubblicazione su Iacchite’ la consegna del silenzio, imposto da Don Magorno, nessuno se l’è sentita di andare contro al “boss” di Diamante. Magorno, che ha una coda di paglia lunga da Cirella a Pizzo Calabro, ci ha persino “evitato” lo strazio dei suoi penosi video su Facebook. Niente di niente. Silenzio assoluto. Vediamo adesso se ripubblicando accade qualche altra cosa, ma a questo punto ne dubitiamo…
Pestaggio alla Conad di Diamante ma l’ordine è di stare zitti…lo dice Don Magorno
E’ successo tre settimane fa ma le notizie cominciano a trapelare solo da qualche giorno. Non sono stati i rom, i drogati o i pregiudicati, a fare il pestaggio, altrimenti sarebbe scattato subito il video del sindaco Don Magorno con inviti ai vescovi, ai preti, agli studenti, a manifestare contro la violenza, ma questa volta pare proprio che ci sia lo zampino di suo cognato Mariano Casella e il suo suocero.
Il malcapitato è un elettricista che aveva fatto i lavori alla nascente Conad e che da mesi avanza una cifra abbastanza alta. Ad ogni sua visita gli si diceva di tornare il mese prossimo. Alla fine, infastidito dai continui rinvii, l’elettricista è andato alla Conad ed ha cominciato ad inveire contro i padroni, i quali gli offrivano un assegno di soli 15 mila euro. I due padroni, forti dell’impunità di essere nei propri confini e parenti stretti di Don Magorno allora sono passati alle vie di fatto e hanno mandato qualcuno con la divisa d’ordinanza e con l’arma-simbolo della cricca di Renzi: una mazza da baseball… oltre che con calci e pugni.
Il povero elettricista, grondante di sangue, è fuggito fuori, tra il panico della gente che stava nella Conad a fare spese, ed ha subito chiamato i carabinieri che prontamente sono intervenuti, trovando nel bagagliaio dell’auto di Mariano Casella la mazza di baseball usata per il pestaggio. L’arrivo dell’autoambulanza chiamata dai carabinieri ha portato le prime cure al povero elettricista. Naturalmente nessun giornale ne ha parlato pur esistendo una denuncia e nessuna velina è partita dalla Procura di Paola (ma anche se fosse partita non sarebbe mai… passata sui media di regime), dove comunque è stata aperta un’inchiesta sull’episodio che certamente seguiremo passo passo appena avremo notizie più dettagliate.
A solo un mese dal grave fatto di violenza avvenuto in un bar di Diamante che portò all’arresto di tre persone ed alla chiusura del bar, questo della Conad è stato subito messo a tacere e nel paese se ne parla a bassa voce, per non farsi sentire da qualche lecchino del sindaco massomafioso.
Alla Conad possono fare tutto: mettere una rotonda di pochi metri con decine di incidenti stradali, possono non mettere l’illuminazione come imposta dall’Anas a nord e a sud della rotonda, possono diventare Centro vaccinale per attirare clientela, possono non pagare numerosi impiegati licenziandoli alla prima lamentela, possono sventrare un’intera collina in area a pericolo idrogeologico, possono non pagare le ditte e infine possono menare chi vogliono senza essere chiusi ! C’è Don Magorno per questo.
Don Magorno adesso, eroe dei due mondi, dei balneari come della commissione invalidi (si sta cercando di mettere il silenzio sull’appello che la Procura di Paola ha inoltrato contro l’archiviazione delle vergognose intercettazioni dell’assessore Amoroso, che ha ripreso in pieno il suo posto, sia come medico che come assessore, intascando stipendio e arretrati), vuole ritornare a mettere mani sul suo inesistente partito morto.
Dopo essere stato costretto ad una vergognosa marcia indietro sulla Presidenza della Regione e votando a destra, dopo l’altra brutta figura fatta con la sua proposta al governatore Occhiuto di diventare Presidente della Provincia con il centrodestra, eccolo farsi proporre dai suoi sodali di Roma come coordinatore calabrese di Italia Viva. Pur di trovare un posticino per le prossime elezioni le sta tentando tutte, ma intanto occorre che tutto fili liscio e soprattutto che stiano zitti i giornalisti del Tirreno e di Cosenza e non mettano mano sulle cose che accadono a Diamante. Ma qualche cosa è andata storta e la notizia è appena uscita: vedremo se ora Don Magorno darà fiato alla fogna che ha in bocca per il suo prossimo patetico video.