Diamante, sempre più visibile l’ombra nera dei cementificatori dietro Don Magorno

L’ombra nera dei cementificatori dietro Don Magorno

Appare sempre più chiaro il patto fra Savarese, l’architetto speculatore di Diamante conosciuto per i suoi interessi in Puglia e a Camigliatello, con il candidato a sindaco senatore Don Magorno.

Si sono tutti arrabbiati per il nostro ultimo articolo e abbiamo avuto l’onore di essere citati finanche in un comizio da Don Magorno (http://www.iacchite.blog/diamante-che-tristezza-don-magorno-svela-in-piazza-il-patto-con-gli-speculatori/). Savarese ci ha risposto tramite la figlia, che gestisce un albergo in Puglia e fa da megafono ai media che ci combattono, contigui ai clan della ‘ndrangheta e al malaffare della politica. Hanno ricercato su Internet e cosa ne è venuto fuori ? Le solite “notizie” riguardanti i processi-farsa per diffamazione che si celebrano a ripetizione nel porto delle nebbie, tutti innescati ad orologeria dai ladri, ruffiani, corrotti, corruttori, truffatori e politici legati alla massomafia: quelli che si arricchiscono sulle spalle della povera gente. Un “casellario” del quale – lo abbiamo scritto e lo riscriviamo volentieri – andiamo fieri. Fa parte della nostra battaglia, fa parte di quanto facciamo per far venire fuori la verità sul sistema che vige in Calabria.

La lezione di onestà adesso ci deve venire da questo speculatore, che ha distrutto colline a Diamante e che continua a voler speculare su un territorio oramai saturo e martoriato. Ha costruito a 50 metri dal cimitero, ha costruito sulla scogliera di Cirella, ha costruito sulle colline diamantesi e vorrebbe continuare a farlo grazie a nuovi appoggi, nuove alleanze che con la precedente amministrazione si sono rotti.

L’ex sindaco Sollazzo gli ha permesso il cambio di destinazione d’uso del suo “palestrone” a Cirella, ma non basta. Sollazzo gli ha solo dato la possibilità di poter affittare ma non di vendere.  Ed ecco perché avviene la rottura con Sollazzo e il cambio di casacca ed il salto con Magorno. Il connubio perfetto sancito dalla parentela e la figlia, Olga Savarese, su Facebook, ne rivendica a pieno titolo l’appartenenza e l’alleanza affermando che “Ernesto Magorno fa parte della mia più ampia famiglia di origine e, sebbene vi siano stati e vi siano ancor oggi divergenze di opinioni politiche nazionali, posso affermare, con assoluta certezza, che MAI sono esistiti legami di tipo malavitoso all’interno delle varie generazioni che si sono susseguite…”. Nei secoli dei secoli… 

Olga Savarese poi difende un altro speculatore che è il celeberrimo Branda, che ha costruito sul Tirreno cosentino dove ha voluto. La figlia di Savarese scrive: “Da diamantese, o adamantina che dir si voglia, sento il dovere di chiedere scusa all’imprenditore Giuseppe Branda per le accuse a questi mosse. Non lo vedo da tantissimi anni, ma lo ricordo come un austero SIGNORE di vecchio stile. Ce ne fossero di imprenditori come lui, che, anziché investire altrove, ha sempre creduto nella sua terra e nel suo paese. Noncurante dei molteplici attacchi, dettati solo da gelosie e invidie, ha sempre dato lavoro alla gente del posto, alle aziende del posto e alle famiglie del posto “.

Ok, cara figlia di Savarese, siamo gelosi e invidiosi di questa gente, che ha fatto fortuna speculando sui nostri territori. La stessa gente che adesso trova in Magorno un valido alleato e questa tua difesa non fa che confermarcelo.  Lo possiamo quindi dire tranquillamente che il  senatore del Pd, Don Ernesto Magorno, è alleato con speculatori, con Savarese, esponente dell’ex Fuan e dell’ex An, colui che ha inventato l’opposizione falsa, pur di stare nelle commissioni tecniche del comune e gestire piano regolatore, piano spiaggia, e gli uffici dell’urbanistica dove tramite  tecnici piazzati da Don Magorno gestisce anche licenze edilizie.

A loro si aggiunge il suocero di Don Magorno, che sta sbancando una collina intera sulla statale 18 per affamare i piccoli commercianti di Diamante e Cirella ed anche gli altri supermercati lì vicino, e si aggiunge in lista anche un altro costruttore che si chiama Lombardi e che ha licenze ferme in Comune per costruire a Cirella nei pressi dell’area archeologica. Il territorio diamantese e cirellese verrà definitivamente distrutto se questa cricca di speculatori che si sono messi assieme chi nell’ombra come Savarese, Branda e il suocero di Don Magorno, e chi in lista come Lombardi, riusciranno ad essere eletti. L’8 luglio lo sapremo.