Si sgretolano le opposizioni
Aveva ragione Andreotti quando diceva che “il potere logora chi non ce l’ha” e difatti a pochi mesi dalle elezioni comunali di Diamante che hanno visto la vittoria a sorpresa della lista guidata dall’avvocato Achille Ordine, la lista guidata da Pino Pascale si è completamente sgretolata spaccandosi in due.
Da una parte il pupillo di Don Magorno, Antonio Cauteruccio, premiato nelle preferenze grazie ai voti della ditta Ecoross da lui scelta per il servizio di raccolta rifiuti quando era consigliere di maggioranza con delega alla monnezza, dall’altra Pino Pascale oramai detronizzato da tutto e leader solo di se stesso. Tolti gli appoggi degli speculatori, Savarese in primis, tolti quelli di Don Magorno, Pino Pascale resta nudo in mezzo alla strada con l’unica speranza di poter essere raccolto a adottato dal sindaco Ordine al quale sin dall’inizio della consiliatura manda messaggi di obbedienza e allineamento.
L’atto che ha portato alla rottura con Cauteruccio, alias Don Magorno, è stato un documento redatto dall’avvocato Francesco Liserre, transfuga dalla lista di maggioranza e passato all’opposizione solitaria a seguito di una mancata promessa fatta prima delle elezioni dall’avvocato Ordine, che ha preferito a presidente del Consiglio il mazziere della Crai, Mariano Casella, ex cognato di Don Magorno, a lui stesso. Una scelta davvero inspiegabile se non per motivi elettoralistici e non sicuramente morali. Casella ha dei procedimenti in corso per via della mazziata fatta all’elettricista, davanti al supermercato assieme al padre, che pretendeva giustamente il pagamento dei lavori fatti per la costruzione della megastruttura semi abusiva in zona geologicamente instabile, con una rotondina che la Polizia stradale ha dovuto mettere in sicurezza piazzandovi due autovelox piuttosto che farla smantellare. Lavori che solo grazie all’allora cognato Don Magorno ha potuto fare, forte dell’essere senatore, sindaco e agente del Copasir.
Nella mozione presentata dall’avvocato Liserre si chiedeva al sindaco ed al consiglio tutto, se ci fossero incompatibilità ed ineleggibilità per Mariano Casella. Tutti i consiglieri di opposizione firmarono tranne Pino Pascale che in questo modo si concede mani e piedi alla maggioranza dimostrando fedeltà. Sconcerto nel paese per questa situazione, non solo fra le opposizioni ma anche e soprattutto fra il suo elettorato che alle ultime elezioni perse solo per 150 voti dimostrando una spaccatura reale nella cittadinanza. Gode la maggioranza che ha perso Liserre ma ha guadagnato un Pascale, gode Don Magorno che se ne è liberato puntando per le prossime elezioni ad un ricompattamento di tutte le opposizioni e alla riconquista del Comune.