Duecento persone circa hanno fatto domanda per le nomine dei cinque dirigenti comunali a Cosenza.
È possibile che abbiano inoltrato domanda cittadini di altre province ma una questione va posta: quanti di questi concorrenti sono senza titoli? A nostro avviso, tanti.
Il bando (scaduto il 6 settembre) richiedeva una laurea specialistica e almeno uno di questi requisiti: essere stato dirigente cinque anni, avere svolto per cinque anni le funzioni D o provenire dai ruoli della ricerca e avere avuto concrete esperienze di lavoro.
Fare il dirigente significa saper scrivere una determina. Quindi, sull’ultimo punto è pacifico pensare che molte persone siano sprovviste dei titoli. A questo punto Ugo Dattis, detto anche il dirigente uno e trino, che per fortuna dei cosentini se ne andrà in pensione tra qualche mese, ha la responsabilità di verificare i curricula.
Ai tempi di Mancini vinse il concorso per dirigente un esterno che non aveva mai svolto le funzioni D e che è ancora in servizio. Ovviamente questa persona oggi pontifica, pur essendo vicina alla pensione.
Altri assunti in quelle farse chiamate concorsi dal centrosinistra ci sperano pure!
E non sbagliano. Perché tutti sanno che Occhiuto ama le mezze calzette.