Discarica di Scala Coeli. Legambiente: “Tutte le menzogne della Bieco e gli interventi non realizzati”

Abbiamo atteso un anno e mezzo da quel drammatico 22 giugno 2023 quando tutta la Calabria ha avuto contezza del gravissimo disastro ambientale nella discarica di Scala Coeli ma alla fine la giustizia, anche se è lenta, è arrivata e stamattina abbiamo appreso del sequestro della discarica e degli avvisi di garanzia ai famigerati fratelli Pulignano e ai loro scagnozzi.

SCALA COELI, SEQUESTRATA DISCARICA PER DISASTRO AMBIENTALE (https://www.iacchite.blog/scala-coeli-sequestrata-discarica-per-disastro-ambientale-indagati-gli-amministratori-della-bieco/)

Di seguito, una delle ultime denunce di Legambiente che chiedeva giustizia per la gravissima situazione ambientale esistente.

NELLO STATO DI “PIPINO”, COMUNE DI SCALA COELI TUTTO E’ POSSIBILE

Nella relazione tecnica generale allegata al decreto di autorizzazione alla realizzazione della discarica n. 14284/2019 al paragrafo 5.3.6 Controllo e gestione del percolato è riportato:

Nella gestione della discarica, particolare attenzione va prestata al percolato, fluido originato con l’infiltrazione dell’acqua nella massa dei rifiuti unita alla decomposizione dei rifiuti stessi. Possiede un elevato tenore di inquinanti organici ed inorganici, che derivano dai processi biologici e fisico-chimici che si sviluppano all’interno di una discarica.

E’ previsto un sistema di raccolta del percolato sul fondo della vasca costituita da una serie di condotte all’interno dello strato drenante che convogliano per gravità il percolato stesso nei n° 2 pozzi di estrazione previsti, uno per ciascun Lotto.

Il percolato raccolto nei pozzi di estrazione sarà sollevato dal fondo mediante elettropompe sommerse e quindi inviato ai serbatoi di stoccaggio della capacità complessiva di circa 750 mc (n° 30 serbatoi ad asse verticale di capacità 25 mc ciascuno inseriti in una vasca di contenimento in c.a).

Inoltre nella relazione tecnica impianto di trattamento del percolato allegata al decreto n. 14284/19,  al paragrafo  4.4 Sistema di filtrazione con tecnologia “chimico-fisico” è riportato:

Il percolato prodotto dalla discarica verrà immesso in 30 serbatoi di stoccaggio con capacità totale pari a 750 m3 valutati secondo una scelta progettuale i quali saranno allocati all’interno di una vasca di contenimento in cemento armato con capacità pari a 1/3 della capacità totale dei serbatoi (vedi Planimetria Raccolta Percolato Tav. 2.01).

In sintesi nel catino della discarica era prevista la realizzazione di un pozzo di raccolta del percolato da qui pompato nei 30 serbatoi di stoccaggio allocati in una vasca di contenimento in cemento armato prima di essere trasferito nell’impianto di trattamento.

In seguito all’ingente sversamento di percolato dalla discarica che ha interessato i territori dei  comuni di Scala Coeli, Terravecchia, Crucoli e Cariati fino ad arrivare al Mare Ionio avvenuto il 22/06/2023 PRETENDIAMO DI SAPERE COSA REALMENTE HA PROVOCATO QUESTO DISASTRO AMBIENTALE PIù VOLTE  PREANNUCIATO IN QUANTO, SEMBRA POCO PLAUSIBILE CHE QUANTO ACCADUTO SIA DIPESO DALLA rottura o malfunzionamento del tubo di aspirazione come dichiara l’azienda Bieco.

PERTANTO SI CHIEDE AGLI ORGANI INQUIRENTI DI FARE PIENA LUCE SU QUANTO ACCADUTO E DI VERIFICARE SE QUANTO REALIZZATO CORRISPONDA A QUANTO AUTORIZZATO E IN CASO DI VARIAZIONI ACCERTARSI DELLA LEGITIMITA’ E DELLE AUTORIZZAZIONI RICEVUTE.

Scala Coeli  Circolo Legambiente Nicà