Elezioni amministrative 11 giugno: non votate i politicanti, sono (quasi) tutti uguali

Fra una settimana, domenica 11 giugno, molti comuni della Calabria andranno al voto per la consueta tornata elettorale amministrativa. Il quadro è desolante e lo stiamo descrivendo ormai da qualche mese. Partendo da Catanzaro per finire ai più piccoli comuni del Cosentino, il ritornello è sempre lo stesso: centrosinistra e centrodestra che presentano i loro ronzini alla guida di coalizioni di impresentabili e gli scontenti che si mettono insieme in liste civiche che bisognerebbe chiamare liste civetta. Uno schifo.

L’obiettivo – che purtroppo sarà raggiunto quasi dappertutto – è quello di non far vincere i grillini in quei comuni dove si presentano perché ce ne sono tanti (tipo Acri, Bisignano e Luzzi per esempio) dove neanche sono in lizza. Si presentano invece a CatanzaroPaola e ad Amantea e, parliamoci chiaro, Bianca Laura GranatoCarmelo Meo e Francesca Menichino meritano di essere votati proprio per fare le prove generali delle prossime politiche. A Catanzaro, tra coloro che non fanno parte della pappatoia, merita una menzione Nicola Fiorita, candidato della sinistra autentica e fuori dalle logiche spartitorie. Non si possono votare gli scagnozzi di Renzi e Berlusconi o peggio di Palla Palla, Madame Fifì, Cinghiale e persino del cazzaro. Non è proprio possibile. 

E’ il trionfo della malapolitica elevata a sistema. Da Catanzaro dove si contendono la vittoria elementi pluriindagati e di nessuna credibilità (se non quella delle false promesse) ovvero Abramo e Ciconte a Paola dove si ripete lo stesso canovaccio con Ferrari e Perrotta ad Acri dove al consueto scenario di centrodestra (Vigliaturo-Trematerra) e centrosinistra (Capalbo-Aieta-Palla Palla) si aggiunge persino la candidatura del prestanome del Cinghiale (Feraudo).

Per chi fa controinformazione come noi è quasi un gioco da ragazzi raccontare chi sono questi replicanti senza vergogna di Cetto Laqualunque che ancora ammorbano le nostre vite. Non se ne salva nessuno, non si possono fare eccezioni: sono tutti uguali. Tutti intrallazzati ed impresentabili, tutti legati solo ai loro interessi e a quelli dei numerosi clientes et parentes.

Continueremo da oggi e fino alla vigilia del voto a fare i ritratti di questi squallidi personaggi che provano a vincere la campagna elettorale e poco male se qualcuno di questi parvenu si dovesse incazzare o minacciare denunce. Per noi è un onore farci minacciare e denunciare da questa pletora di delinquenti. La gente sa perfettamente con chi ha a che fare ma ha anche bisogno di media liberi e in questo panorama di servi e lecchini il nostro ruolo è determinante perché non smaschera soltanto i corrotti ma anche il carrozzone dell’informazione venduta al potere.