Emergenza incendi, Rose: 30 famiglie evacuate. Il sindaco: “Il fronte del fuoco è lungo 20 km”

Ancora famiglie evacuate a Rose, centro della provincia di Cosenza flagellato in questi giorni dagli incendi. Altri trenta gruppi familiari, oggi, sono stati costretti a lasciare le loro abitazioni, minacciate dalle fiamme. Sul posto, insieme ai vigili del fuoco ed al personale della Protezione civile regionale e di Calabria verde, anche l’Esercito.

E’ drammatica la situazione degli incendi nel cosentino. A Rose, dove ormai da una settimana sta bruciando un’intera montagna, con fiamme appiccate in piu’ punti e quindi, senza dubbio, l’incendio e’ doloso, stanno operando senza sosta vigili del fuoco, protezione civile, esercito e la flotta aerea.

“Qui c’è un terzo della flotta aerea nazionale – dice all’Agi Mario Bria, sindaco di Rose – 4 aerei e due elicotteri, ma non basta lo stesso. Alcune persone, oggi, sono state salvate in extremis dalle fiamme e molte famiglie, una trentina, hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni, ormai a contatto con il rogo”. Una casa è già stata avvolta dalle fiamme.

L’incendio ha colpito anche una distesa di pini, difficili da spegnere per la resina. I vigili del fuoco, per poter utilizzare l’acqua con sicurezza con lanci anche dal cielo, sono stati costretti a chiedere all’Enel di staccare interi tracciati della linea elettrica che attraversa il territorio.

“Ci sono condizioni davvero sfavorevoli, vento e caldo, e il fronte del fuoco è lungo una ventina di chilometri – dice ancora il sindaco Bria – se non si riuscirà a fermarlo raggiungerà il cuore della Sila”.
Intanto, ormai dal 25 luglio, sta bruciando anche un’altra montagna, il monte Paleparto, nel territorio di Longobucco. Anche in questo caso non ci sono dubbi sulle origini dolose del rogo. Fiamme si segnalano ancora a Longobucco, Castiglione Cosentino e Rende, sempre in provincia di Cosenza.
(AGI)