Emergenza migranti, la manifestazione e il j’accuse della Prefettura ai sindaci

I sindaci della provincia di Cosenza non collaborano nella gestione dell’emergenza migranti.

Lo denuncia la prefettura che ha diffuso una nota. Partendo dal fatto che negli ultimi giorni sono stati assegnati dal ministero dell’Interno alla prefettura cosentina 100 migranti, trasferiti in centri d’accoglienza messi a disposizione da cooperative ed associazioni, l’ufficio territoriale di governo invita i Comuni a una maggiore partecipazione.

“Sebbene – si legge nella nota – da recentissime notizie di stampa si sia appreso che in Calabria i sindaci sono disposti ad accogliere i richiedenti asilo, e a sviluppare progetti per l’integrazione dei migranti nelle comunità locali, in realtà in questa provincia sono pochissimi i sindaci che hanno dato risposta alle numerose richieste di disponibilità avanzate dalla prefettura”.

Il solo Comune di Pedivigliano ha sottoscritto un protocollo con la stessa Prefettura mettendo a disposizione un immobile, “mentre – si fa rilevare – pochi altri amministratori hanno prospettato la possibilita’ di strutture che necessitano pero’ di importanti interventi di ristrutturazione”. Da qui la sollecitazione ad una maggiore disponinbilità considerato che “nei prossimi mesi è previsto l’arrivo di un numero elevato di migranti”.

Il comunicato della Prefettura è arrivato nella stessa giornata della mobilitazione nazionale dei migranti organizzata da Cgil, Cisl e Uil e che ha visto un gruppo di extracomunitari manifestare pacificamente davanti all’ufficio di piazza 11 settembre.

“L’iniziativa – si legge in una nota –  è finalizzata a sostenere alcune richieste da fare al Governo quali:
1 • la proroga a due anni della durata del permesso di soggiorno per attesa occupazione;
2 • sanare le posizioni dei migranti che hanno già perso il permesso di soggiorno;
3 • mettere in campo una lotta seria ed efficace per contrastare il lavoro nero;
4 • dare indicazioni univoche alle Questure affinché il permesso di soggiorno venga rinnovato correttamente e in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale.

Chiediamo inoltre che la prefettura faccia da tramite alle Questure per sensibilizzarle su altri tematiche importante:
– Accorciare i tempi di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno, nulla osta per ricongiungimento familiare, domande di cittadinanza.
– Convocare o informare i patronati e gli sportelli per gli immigrati, per discutere insieme delle problematiche inerenti i documenti degli stranieri presenti nel territorio cosentino ( circolari, novità, documentazione richiesta etc..).