Erba libera: in commercio una varietà di marijuana legale in Italia

Sapevate che da qualche mese l’erba in Italia è libera? Ebbene sì, avete letto bene, la maria tanto invocata da canzoni, strofette e slogan negli ultimi quarant’anni, oggi può essere coltivata e commercializzata liberamente, senza necessariamente essere inseriti nelle liste nere dei consumatori o nel pettegolezzo di tanta bella gente che del perbenismo a tutti i costi ha fatto una ragione di vita.

Ma procediamo con ordine, cercando di capire meglio cosa c’è dietro questa trasformazione epocale.

Le lotte antiproibizioniste in Italia nascono negli anni settanta con i movimenti radicali, uno su tutti il Partito di Marco Pannella, che negli anni è diventato, nell’immaginario collettivo, una sorta di profeta della legalizzazione.

Un dibattito lungo ed estenuante, un classico per l’Italietta dai mille scandali, che solo da qualche mese ha trovato il suo epilogo in una legge, la n. 242 del 2016, la quale, seppur limitativa, può benissimo rappresentare un punto di partenza verso la legalizzazione tanto attesa.

Anzitutto: la legge 242\2016 intende creare una filiera di chi produce e impiega la canapa indica per gli usi consentiti: infatti è consentito coltivare solo alcuni tipi di canapa indica, quella cioè a basso contenuto di THC e comunque tutte le varietà di canapa non elencate nel Testo Unico sugli stupefacenti. Dunque, solo varietà di canapa per le quali la coltivazione è consentita senza autorizzazione e con lo scopo di ottenere prodotti per vari utilizzi: materiale per la bonifica di siti inquinati, semilavorati destinati a forniture industriali ed attività artigianali, passando cosmetici ed alimenti. Inoltre il coltivatore dovrà conservare con cura i cartellini e le fatture della sementa comprata per un periodo non superiore ai 12 mesi e il THC presente in ogni pianta dovrà essere minore dello 0,6 per cento.

Una delle prime filiere in Italia è nata a Parma, si chiama Easy Joint, e sul suo sito internet https://www.easyjoint.it/# promuove la filiera della canapa e già vende qualche prodotto (che vi posso assicurare che è davvero buono!). Il prezzo per 8 grammi di marijuana si aggira sui 20 euro. Esiste anche un negozio a Rende dove è possibile acquistarla.

È solo l’inizio di un processo e come per tutte le cose belle in Italia, sicuramente bisognerà aspettare ancora altro tempo. Ma è comunque un primo passo verso la liberazione da un sistema politico mafioso che se da un lato punisce i consumatori, dall’altro consente a tantissimi spacciatori senza scrupoli di vendere liberamente per le nostre strade erba trattata con pesticidi e spesso bagnata con l’ammoniaca ed ultimamente con il metadone.

Praticamente la merda, che non sballa ma semplicemente stona e “inciota”.

Una volta i giovani cercavano lo sballo, oggi vogliono “stonarsi” e questo loro desiderio è assecondato da loschi personaggi che in nome del profitto a tutti i costi, non si fanno scrupoli a vendere veleno.

Chissà, forse questa legge è anche un primo passo verso la definitiva alienazione di queste sottoculture e di questi loschi personaggi.

Pasquale Cersosimo