Esplosioni a San Pietroburgo: l’ombra dei ribelli ceceni e dei miliziani Isis

Torna la paura a San Pietroburgo, in Russia. Nel primo pomeriggio si è verificata un’esplosione sulla linea blu della metropolitana all’interno di un vagone tra la stazione di Sennaya Ploshchad e quella di Teknologicheskiy Insitut che è la fermata della metro successiva. Secondo fonti ufficiali ci sono 10 vittime, tra cui bambini e 50 feriti.

La Russia è da tempo nel mirino dei ribelli ceceni che in passato hanno minacciato attacchi. Nel 2010 almeno 38 persone vennero uccise da un duplice attentato kamikaze nella metropolitana di Mosca. Nel 2009 su un treno ad altra velocità vennero uccise da una bomba 27 persone e ne furono ferite 130. Nel 2004 almeno 330 persone di cui la metà bambini vennero uccisi nell’assalto ad una scuola di Beslan nell’Ossezia del Nord. Nel 2002, 120 persone vennero uccise nel teatro Dubrovka di Mosca.

Come da copione, su Telegram e sui canali non ufficiali di Isis i supporter del gruppo terroristico hanno postato parole di giubilo per l’esplosione nella metropolitana di San Pietroburgo. Molti miliziani di Isis sono di origine cecena. La Russia è impegnata sia nella lotta all’Isis sia al fianco di Assad nella guerra in Siria.

Fonte: Corriere della Sera