C’è chi punta sui leader, come Lega e Forza Italia ma ci sono leader e leader in questo momento in Italia. Matteo Salvini, in campagna elettorale da mesi, alle Europee del 26 maggio sarà capolista in tutta Italia, mentre Silvio Berlusconi, in caduta libera in tutta Italia, in tutte le circoscrizioni del Paese, a eccezione del Centro, dove a guidare la lista azzurra sarà il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani. Non correrà, come vedremo Elisabetta Gardini che lascia il partito sbattendo la porta mentre la new entry – incredibile ma vero! – è nientepopodimenoche Irene Pivetti! Insomma, il clima è da tracollo annunciato.
Più o meno come per il sempre più moribondo Pd, nelle cui liste non ci sarà il nome di Nicola Zingaretti: il segretario non si candida, ma le liste dei dem — al motto: da Tsipras a Macron — andranno ronzini doc e cavalli spompati dal redivivo Giuliano Pisapia all’impresentabole Carlo Calenda.
Giorgia Meloni ha scelto come co-capolista Francesco Alberoni, che correrà per Fratelli d’Italia in Lombardia mentre al Sud, per frenare la corsa all’estrema destra, c’è addirittura Caio Giulio Cesare Mussolini…
Cinque donne capilista per il Movimento 5 Stelle. Sono Alessandra Todde, amministratore delegato di Olidata, candidata nel collegio delle Isole; Chiara Maria Gemma, professore associato in didattica e pedagogia speciale all’università di Bari ‘Aldo Moro’, al Sud; Daniela Rondinelli, componente del Gabinetto di Presidenza del Comitato economico e sociale europeo, candidata al Centro. E ancora: Maria Angela Danzì, segretario generale e direttore generale dei comuni di Genova e Novara e della provincia di Varese, candidata nel collegio nord-ovest; Sabrina Pignedoli, giornalista d’inchiesta in particolare sulla ‘ndrangheta nel territorio di Reggio Emilia, candidata al nord-est. A sceglierle è stato il capo politico del Movimento Luigi Di Maio che ha presentate ieri in un evento al tempio di Adriano, a Roma.
Ma veniamo ai dettagli.
Lega
Salvini si prepara a interpretare un ruolo da leader nella prossima sfida verso il voto del 26 maggio, confermando la sua candidatura come capolista in tutte le cinque circoscrizioni italiane. Diversi i sindaci, attuali o ex amministratori locali, che corrono per Strasburgo. In pole ci sarebbe anche Susanna Ceccardi, sindaca di Cascina, in provincia di Pisa, primo Comune toscano strappato al centrosinistra. Poi Stefano Locatelli, sindaco di Chiuduno, nella Bergamasca. Oltre al responsabile organizzativo federale della Lega, da molti anni “uomo macchina” di Salvini, Alessandro Panza. La candidata indicata dai Giovani della Lega sarà invece Isabella Tovaglieri, vice sindaco di Busto Arsizio, in provincia di Varese. Tra i giovani anche Vincenzo Sofo, leghista fondatore del blog “Il talebano”, e noto alle cronache rose per la relazione con Marion Le Pen, nipote di Marine presidente del Rassemblement national.
Tra i nomi che circolano insistentemente anche quello di Antonio Maria Rinaldi, ex direttore generale della Sofid e collaboratore di Paolo Savona, noto per aver indossato in tv un giubbotto catarifrangente in solidarietà con i “gilet gialli”. Tra i nomi che ricorrono anche quelli dell’ex compagna di Roberto Calderoli e presidente della provincia di Cuneo, Gianna Gancia, e dell’ex parlamentare milanese Laura Molteni. Gira con insistenza anche il nome di un’ex parlamentare di peso come Anna Cinzia Bonfrisco, in passato in Forza Italia e poi con i conservatori di Fitto.
Ma da ogni regione sono tanti i candidati prescelti. Solo dalla Campania sono una ventina i nomi da presentare a Salvini, a quanto si apprende equamente ripartiti tra tesserati della Lega (“ma prima delle scorse politiche”, assicura un deputato leghista del sud), imprenditori e società civile. Idem per la Calabria. E per la Puglia, regione in cui si fa il nome di Andrea Caroppo, segretario regionale della Lega-Salvini Premier. In Sicilia almeno uno tra Igor Gelarda e Fabio Cantarella, plenipotenziari del Carroccio, potrebbero entrare il lista. Nell’isola dovrebbero trovare posto tante donne, a partire dalla messinese Daniela Bruno.
Scontati gli uscenti, il nuovo responsabile Esteri del partiti, l’ex M5s Marco Zanni, oltre ad Angelo Ciocca (protagonista dell’episodio della scarpa a Jean Claude Juncker), Mara Bizzotto, Giancarlo Scottà, Mario Borghezio e l’ex sindaco di Adro, Oscar Lancini.
Movimento Cinquestelle
Già accennato delle cinque donne capilista, Di Maio sta preparando con cura le altre candidature, in collaborazione con la piattaforma Rousseau. Fanno parte di questo gruppo, tutti e undici gli europarlamentari uscenti: il record di preferenze (oltre 4mila voti) è del vicepresidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo, classificatosi davanti al sindaco di Livorno Filippo Nogarin nella circoscrizione Italia Centrale. Eleonora Evi ha ottenuto il più alto numero di preferenze nel Nord Ovest, la calabrese Laura Ferrara è prima per numero di voti al Sud, mentre Ignazio Corrao è risultato il più votato nelle Isole.
Viviana Dal Cin – prima tra i non eletti nella sua circoscrizione alle politiche – è in cima alla lista del Nord Est per numero di voti ottenuti. Per quanto riguarda le Isole, figurano nella squadra dei candidati, tra gli altri, anche l’ex Iena Dino Giarrusso, la siracusana Flavia Di Pietro – ex collaboratrice parlamentare -, e l’avvocato cassazionista catanese Matilde Montaudo. Ma ci sono anche: Donato Forcillo (nato a Sassari ma vive a Roma, dove si occupo di Energy Management e Blockchain per una società internazionale operante nel settore dell’energia), Antonio Brunetto, Antonella Corrado e Anna Sulis.
Tra i candidati in lizza per la circoscrizione Italia Meridionale troviamo gli europarlamentari uscenti Piernicola Pedicini, Isabella Adinolfi e Rosa D’Amato. Spiccano nella circoscrizione Italia Centrale i profili di altri due eurodeputati, Dario Tamburrano e Laura Agea, e di Tiziana Alterio (giornalista professionista con un passato lavorativo in Rai e Mediaset).
Forza Italia
Forza Italia va verso un tracollo annunciato, che è stato annunciato qualche giorno fa dalla clamorosa “uscita” di Elisabetta Gardini, che se n’è andata sbattendo la porta e rivelando a tutto il Paese lo stato pietoso in cui versa il partito. A Berlusconi «continuano a raccontare un partito che non c’è e questo impedisce a Forza Italia di correggere quegli errori che l’hanno portata distante dalla sua base e dai suoi elettori», ha detto la Gardini, che ha lasciato i fan del Cavaliere in un mare di… lacrime.
Per il resto, saranno riconfermati gran parte degli europarlamentari uscenti: «Per noi sono riconfermati gli uscenti, dipende da loro se vogliono esserci», ha detto Tajani. Si tratta di Salvatore Cicu, Alberto Cirio, Lara Comi, Innocenzo Leontini, Fulvio Martusciello, Barbara Matera, Aldo Patriciello, Massimiliano Salini e, appunto, Antonio Tajani capolista al Centro. Una sorta di “Armata Brancaleone” che non promette davvero nulla di buono se non un pesante ridimensionamento di questa pattuglia, che potrebbe essere clamorosamente dimezzata, con il conseguente “sorpasso” non solo della Lega ma anche di Fratelli d’Italia.
Eh sì, perché i già eletti non saranno gli unici chiamati, ovviamente. E in lista troverà posto adeguato il pessimo Lorenzo Cesa, emblema della corruzione in tutta Italia, segretario dell’Udc, che correrà probabilmente nella circoscrizione Sud, dove si fa il nome di un’altra vecchia conoscenza della politica e di Forza Italia, l’ex ministro e presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Due validissimi motivi per non votare Forza Italia… In Calabria si annuncia la candidatura di Fulvia Caligiuri, figlia dell’imprenditore castrovillarese, già “trombata” alle ultime Politiche, battuta addirittura da Nicola Morra nel collegio senatoriale di Cosenza… Non sarà per niente facile per Occhiuto, che ambisce ad essere il candidato presidente alla Regione Calabria, evitare a Forza Italia una batosta che si annuncia pesantissima.
Fratelli d’Italia
Già detto del discendente diretto di Mussolini capolista nella circoscrizione Sud – che nelle scorse ore ha minacciato azioni legali contro Facebook, dopo essersi visto bloccare il profilo social –, Giorgia Meloni prepara l’avventura europea assicurandosi la disponibilità di Daniela Santanchè, preziosa per il tesoretto di preferenze nel Nord-Ovest. La sfida a destra non è delle più facili, vista anche la sicura partecipazione alla contesa europea di CasaPound, e per questo la leader della formazione sovranista scenderà in campo da capolista in tutte e cinque le circoscrizioni, completando le liste con alcuni tra i rappresentanti attualmente eletti in altri organi legislativi, tra cui i parlamentari Raffaele Stancanelli e Carlo Fidanza (rispettivamente in Sicilia e Nord-Ovest) e il deputato regionale Carmelo Pullara, capogruppo dei Popolari e Autonomisti all’Assemblea regionale siciliana.
Partito Democratico
Le liste “ecumeniche” di Zingaretti vedono schierate due renziane come Simona Bonafè e Pina Picierno accanto agli ex dem di Articolo 1 Cecilia Guerra e Massimo Paolucci. L’area che fa capo a Lotti e Guerini è su tutte le furie per il ritorno degli ex. Ci saranno Giuliano Pisapia e Massimigliano Smeriglio e i liberal Carlo Calenda, Irene Tinagli e Caterina Avanza. Il magistrato anti-camorra Franco Roberti guiderà la circoscrizione Sud, e tra i candidati ci sarà addirittura Franco Iacucci, presidente della Provincia di Cosenza, che potrebbe raggiungere il record di candidato meno votato d’Italia: ne ha tutte le “qualità”…
Molti sono gli europarlamentari uscenti che tentano il bis pur giocando in condizioni completamente diverse rispetto al boom con Matteo Renzi del 2014. Se il Pd dovesse ottenere attorno al 20% (stiamo parlando del 20% in meno rispetto a 5 anni fa!!!) porterebbe a Strasburgo circa 18 deputati contro i 31 del 2014. La sensazione è che gli impresentabili del Pd vedranno col binocolo anche il 20% e abbiamo detto tutto...