Buongiorno,
questa mail viene scritta in concomitanza con il verificarsi di piccoli (2) eventi quotidiani in data odierna al sottoscritto, pendolare quotidiano sulla linea Sapri-Cosenza, con inizio viaggio a Diamante e discesa a Cosenza, ormai da LUSTRI. Sento di dover scrivere queste 2 righe perché “a volte” , anche nella routine quotidiana, accadono cose apparentemente insignificanti ma che fanno capire quanto sia TRAGICOMICA la posizione del “povero pendolare” calabrese costretto a spostarsi col mezzo pubblico su tratte medio-lunghe, pagando cifre che in altri paesi sarebbero giudicate più adatte al concetto di BEFFA. Chissà perché ( si fa per dire, “chissà perché”…).
Vengo al dunque: ore 7,00 del 7.12.2022, apro il mio notebook per TENTARE per l’ennesima volta di compilare via web una RICHIESTA di RIMBORSO a TRENITALIA, relativa all’acquisto di un abbonamento effettuato in maniera ERRATA. Ovvero, SENZA aver preventivamente “scaricato” da web il VOUCHER che avrebbe consentito di ottenere il BONUS sul costo dell’abbonamento stesso, relativo al mese di Ottobre 2022 sulla tratta Diamante – Cosenza, 105 €, per l’esattezza il costo PAGATO dell’abbonamento.
Bene, compilo 3 videate di moduli secondo le indicazioni facendo attenzione a rispettare tutti gli spazi, i segni di interpunzione e i caratteri ammessi; faccio questo per ben 5 (diconsi CINQUE) volte, 2 da smartphone il giorno precedente e 3 da computer il giorno appresso, il sistema informatico mi fa eseguire TUTTA la procedura (15 minuti circa mediamente per volta, considerando i dati da dover recuperare volta per volta, compresa dichiarazione dell’IBAN per il rimborso) e, giunto al tasto “procedi” finale, la risposta qual è? “NON SONO AMMESSI caratteri speciali, segni di interpunzione, spazi eccetera”, SENZA dare la benché minima indicazione sul DOVE tali segni fossero stati introdotti. Unica possibilità , tasto “ANNULLA”, che riporta l’utente al punto di partenza. Cioè TUTTO da RIFARE. E fin qui la cosa appare abbastanza “normale”.
Ma il più bello viene quando arrivo in stazione un’oretta dopo per attendere proprio uno dei convogli che avrebbe dovuto portarmi a Cosenza. Mentre attendo sul marciapiede di Diamante alle ore 9,50 il convoglio Interregionale, tabellato TI 21565 da PAOLA (prima, sullo stesso binario, è passato un ITALO ad una velocità sicuramente NON inferiore a 120/130 km/h), i miei occhi NOTANO, non senza preoccupazione, ciò che riporto nelle immagini allegate (le prime 2, a tutto il 7.12.2022).

Bene, alla fine della storiella quello che mi CHIEDO è: io ho pagato 105 € (e come me decine, probabilmente centinaia di altri come me) per un CASPITA di abbonamento che Trenitalia e Regione Calabria NON mi permettono di RIMBORSARE, anche parzialmente, nonostante esista una norma nazionale in tal senso, e io mi aspetto che QUEL COSTO serva ANCHE a coprire i costi di MANUTENZIONE essenziali per la sicurezza. Sicurezza che, a quanto mi è parso ritornando sullo stesso marciapiede alle ore 7,00 di oggi 13.12.2022, per attendere il Regionale 5591 da Sapri per Cosenza, non è che sia GARANTITA con rilevazione molto ATTENTA, perché se nel bel mezzo di una stazioncina turistica di RFI accade quello che ho visto io e dopo 6 giorni (diconsi SEI GIORNI, su quella traversa ci sarà passato di tutto) la circolazione su quel binario è ancora in ESSERE e senza che la traversa rotta sia stata riparata, mi immagino COSA può succedere laddove non c’è (tipo “Galleria SantoMarco”, proprio sulla “mia” tratta) un sistema di rilevazione adeguato o un “povero diavolo” che, per puro caso, si fa “cadere l’occhio” dove c’è la magagna, la vede e la fa notare, sempre che costui abbia intenzione e titolo a provvedere.

Chiaramente NON mi aspetto che quella traversa venga riparata subito dopo l’invio di questa mail, ma che RFI non faccia perdere tempo agli utenti PAGANTI con compilazioni inutili estenuanti via web o che renda disponibile al personale di assistenza alla clientela indicazioni su COME esercitare il diritto al rimborso sull’acquisto di abbonamenti per mensilità pregresse, quello SI.
La presente mail viene inoltrata al servizio reclami RFI secondo le modalità disponibili reperite e fruibili, nonché ai periodici d’informazione locali e nazionali ed agli enti/organi/reparti operativi competenti per materia.
Pasquale Clarizia, utente Trenitalia / RFI abbonamento corrente num 1780024243