L’organizzazione Global Sumud Flotilla ha pubblicato filmati delle telecamere di sicurezza a bordo della nave ‘Family’ che “confermano l’attacco di un drone” stanotte contro una delle imbarcazioni dirette a Gaza in acque tunisine, a Sidi Bou Said. Nei video messi on line su X si vede una persona a bordo dell’imbarcazione che all’improvviso guarda in alto spaventata, prima di un rumore sordo e di una fiammata; poi il panico sulla nave, con un’altra persona che grida “incendio, incendio” e la prima che dice “siamo stati colpiti”. Gli organizzatori della spedizione diretta a Gaza hanno dichiarato che tutti i passeggeri e l’equipaggio sono al sicuro.
La nave colpita è la “Family Boat” o “Familia Madeira“, la principale imbarcazione della spedizione, un natante di 35 metri battente bandiera portoghese, che “trasportava i membri del comitato direttivo della Gsf”, tra cui figura anche Greta Thunberg.
La Guardia nazionale della Tunisia ha dichiarato di non aver rilevato “alcun drone”. “Secondo i primi accertamenti si è verificato un incendio nei giubbotti di salvataggio a bordo di una nave ancorata a 50 miglia dal porto di Sidi Bou Said e proveniente dalla Spagna. Le indagini sono in corso e non sono stati rilevati droni”, ha dichiarato la Guardia nazionale. È stato al 100% un drone che ha sganciato una bomba”, insistono gli attivisti a bordo. Nessuna reazione dai portavoce militari israeliani alla richiesta di commento.
Più filmati “confermano l’attacco del drone” alla Family Boat, sottolinea la Global Sumud Flotilla, pubblicando le immagini sui social delle telecamere a circuito chiuso delle navi. Anche “le riprese effettuate da un’altra imbarcazione della nostra flottiglia mostrano il momento esatto in cui la Family Boat è stata colpita dall’alto”, affermano gli attivisti pubblicando altri video. “Sebbene tutti i partecipanti siano al sicuro, i dettagli sull’attacco rimangono limitati”, aggiunge la Flotilla che ha convocato per oggi una conferenza stampa dalla Tunisia. All’incontro con i media è interverrà Francesca Albanese, membri del comitato direttivo e dei leader della società civile, con “testimonianze dirette di coloro che erano a bordo della Family Boat durante l’attacco”, nonché “aggiornamenti sulla missione in corso della flottiglia per rompere l’assedio illegale di Israele su Gaza attraverso azioni pacifiche e non violente”.
“La nostra missione umanitaria non si fermerà e non sarà influenzata da alcuna minaccia”, ha detto l’attivista Thiago Avila, rilanciato sui canali ufficiale della Global Sumud Flotilla, parlando davanti ad una folla di sostenitori radunatasi al porto turistico di Sidi Bou Said da dove domani partirà il convoglio navale per tentare di rompere l’assedio a Gaza, così come dichiarato dagli organizzatori. “La Tunisia è un paese sovrano e rifiutiamo qualsiasi assalto al suo territorio – ha aggiunto Avila -. I nostri occhi sono puntati a Gaza”.









