Fondazione Calabresi nel mondo: il “magna magna” di Pino Galati

Giuseppe Pino Galati era scampato agli arresti per ben due volte: non soltanto in occasione dell’operazione “Alchemia” del 2016 ma anche a marzo di quest’anno, quando aveva subito il sequestro di oltre 200 mila euro nell’ambito dell’inchiesta della distrazione di fondi comunitari Por destinati alla fondazione Calabresi nel mondo, uno dei suoi tanti “tesoretti”. Ecco la cronaca dell’epoca (15 marzo scorso), quantomai illuminante. 

Risorse comunitarie destinate alla Fondazione “Calabresi nel mondo”, ente “in house” della Regione Calabria, attualmente sottoposta a procedura di liquidazione, distratti per altri usi. Per questo motivo, i Carabinieri del Nucleo investigativo di Catanzaro hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per oltre 200 mila euro emesso dal gip del Tribunale del capoluogo calabrese, su richiesta della locale procura della Repubblica, notificando tre avvisi di garanzia nei confronti di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di abuso d’ufficio, falsità ideologica e peculato. Tra loro figura l’ex parlamentare Giuseppe Pino Galati, non rieletto nell’ultima competizione elettorale. Fra le contestazioni anche l’illecita locazione di un locale avente sede a Roma. (AGI)

Sono tre, in tutto, come riporta l’Agi, gli indagati nell’inchiesta dei Carabinieri che ha svelato una possibile distrazione di fondi destinati all’associazione “Calabresi nel mondo”, ente “in house” della Regione Calabria, ora in liquidazione.

Oltre al presidente della fondazione, l’ex parlamentare Giuseppe Galati, 57 anni, per il quale la procura di Catanzaro aveva chiesto l’arresto non concesso dal Gip, ci sono anche Giuseppe Antonio Bianco, 67 anni, segretario della fondazione nonché dirigente ad interim del settore Affari generali della Presidenza della Regione Calabria, ora in pensione, e Mariangela Cairo, 48 anni, segretario generale della fondazione “I Sud del mondo” e collaboratrice della fondazione “Calabresi nel mondo”.