Forza Italia, Toti verso la scissione: ciao Mara, Jole e Mario

Il countdown per la scissione di Forza Italia è iniziato. Giovanni Toti va avanti per la sua strada. Domani il governatore ligure sarà alla festa della Lega lombarda a Golasecca e forse già lunedì, sui social (con un post su Facebook), secondo quanto risulta all’Adnkronos, annuncerà la nascita dei Circoli della sua associazione, il nuovo soggetto politico di stampo moderato (destinato a coprire il fronte sinistro della Lega salviniana), che ancora non ha un nome definitivo: la scelta è tra “Cambiamo insieme” e “Italia in crescita”. I circoli, che verranno lanciati in un tour a settembre, saranno presidio su tutto il territorio nazionale della nuova componente ‘totiana’, che scalpita per abbandonare la casa madre prima che sia troppo tardi e si bruci del tutto l’effetto novità per i tanti azzurri delusi dall’andazzo attuale.

Lo strappo, insomma, già consumato nei fatti, avverrà ufficialmente quando proprio non ci saranno più le condizioni per restare. Le forti resistenze di molti forzisti, a cominciare dall’ala ortodossa anti-salviniana, e le perduranti perplessità di Silvio Berlusconi sul ricorso alle primarie, sembrano ai più, infatti, un ostacolo difficile da superare. La dead line per il ‘redde rationem’ dovrebbe essere il 1 agosto, giorno in cui Antonio Tajani ha convocato il ‘tavolo delle regole’, seconda riunione di quel ‘board a cinque’, nato tra le polemiche con il compito di cambiare lo statuto e riformare gli assetti interni del movimento forzista. Allo stato, Toti e Mara Carfagna non hanno trovato la sintesi per consegnare una proposta unitaria di riforma del partito al Cav.

Fin qui la nota dell’Adnkronos, che arriva dopo altri articoli pubblicati in queste ore dai giornali vicini alle posizioni politiche di Berlusconi. Le ricadute in salsa calabrese, com’è quasi superfluo sottolineare, vanno tutte in direzione ostinata e contraria alla candidatura di Mario Occhiuto a presidente della Regione Calabria. In caso di scissione, verrebbe automaticamente annullata la nomina di Mara Carfagna (sponsor principale del cazzaro) e anche Jole Santelli perderebbe ogni potere contrattuale. Inoltre, va da se che il nuovo soggetto politico di Toti, unendosi a Fratelli d’Italia e alleandosi con la Lega, remerebbe verso candidati completamente diversi da Occhiuto. E anche se alla fine non dovesse arrivare la scissione, in caso di primarie non è un mistero che la componente calabrese di Toti spinga apertamente verso Sergio Abramo e Wanda Ferro. Insomma, giorno dopo giorno, Occhiuto si allontana dall’obiettivo Regione e la sua parabola politica si avvicina malinconicamente al tramonto. E sarebbe pure ora…