Fuga di notizie, i pezzotti del PD fanno la spesa negli uffici della DDA

Poi dice che siamo noi. Che siamo quelli che cercano il pretesto per dare addosso alle procure. Quelli che attaccano i magistrati per delegittimarli. Quelli che non avendo niente da fare tutto il giorno si accaniscono, per sport, a trovare il pelo nell’uovo.

Quelli a cui piace fare polemica per il sol gusto di farla.

A dire questo è ovviamente chi ha la coda di paglia e tenta con metodi alquanto infantili di fermare la verità. Non essendo abituati al controllo e alla verifica, ad essere esaminati giornalmente, ad essere criticati, la nostra continua richiesta di chiarezza e trasparenza anche nell’operato delle procure, li ha letteralmente spiazzati.

Mi riferisco a quei magistrati che più degli altri predicano Giustizia e Legalità, salvo poi rifugiarsi in un omertoso silenzio quando si tratta di dare spiegazioni pubbliche su negligenze, mancati controlli e corruzione, tutta “roba” che avviene anche nei loro uffici.

Bisogna chiarire una volta per tutte che nessuno è immune dalla critica e che i magistrati sono pubblici dipendenti e al pari degli altri, se non di più, quando si pone loro un interrogativo di rilevanza pubblica, hanno il dovere di dare spiegazioni.

Nascondersi ogni volta dietro il segreto d’ufficio, anche quando non c’entra niente, è tipico di chi ha qualcosa da nascondere. Anche perché la gente non vuole sapere chi ci sta dietro a questo o quell’omissis, oppure a quale indagine lavora quel magistrato, o di svelare le identità di persone sottoposte ad indagine.

Quello che interessa alla gente è sapere se nelle procure tutto avviene a norma di Legge, se esiste o no la corruzione anche negli uffici dei magistrati, come quella presente negli uffici dei Comuni, della Regione, o degli altri enti. Questo dare per scontato che la corruzione non esiste nelle procure, perché dobbiamo considerare chi ci lavora unto dallo Spirito Santo, è roba da medioevo. Altro che casta politica!

Ancora una volta, nella spudoratezza assoluta, assistiamo ad un’altra clamorosa fuga di notizie dagli uffici della DDA di Catanzaro. Se fossimo stati noi a pubblicare materiale “riservato” a quest’ora eravamo uno in Siberia e l’altro a Guantanamo.

Perché noi non godiamo della stessa tolleranza di cui godono altre testate. I giornali al servizio della malapolitica possono anche usare materiale riservato proveniente dalle procure per scopi ricattatori tra potentati politici che tanto nessuno dice niente.

gratteri intervistato Io non ce l’ho con Gratteri, di cui non condivido neanche una virgola di quello che dice (politicamente parlando), però, santiddio, non può continuare a fare finta di niente solo perché lo scriviamo noi e risponderci significherebbe per lui darci troppa confidenza o addirittura legittimarci.

La storia si ripete: dopo la pubblicazione del “racconto” dell’intercettazione di Magorno che si canta la sua appartenenza e devozione al clan Muto di Cetraro, tirato fuori da verbali omissati dalla DDA di Catanzaro, e ancor prima di quelle del pentito Foggetti, oggi spuntano le intercettazioni di Franco Laratta. Che secondo il verbale scappato dal recinto della DDA avrebbe avuto contatti con uno degli arrestati nell’operazione “Six Towns”, tale Marrazzo, per una questione di finanziamenti.

Ora, alla luce di quest’altra fuga di notizie, secondo voi è lecito chiedere al dottor Gratteri com’ è possibile che un verbale in cui è trascritto il colloquio telefonico di una intercettazione che non è riportata nell’ordinanza dell’operazione, proveniente senza ombra di dubbio dagli uffici della DDA che lui dirige, finisca sulle pagine di un giornale?

Questo è forse chiedergli di rivelare un segreto d’ufficio su qualche indagine in corso? Non penso. Non risponde perché sa che dovrebbe ammettere che anche nella sua procura c’è chi sistematicamente va a rifornirsi di materiale riservato per farne l’uso che meglio crede.

Bandiere-Pd-685x320Questo è un dato assodato oramai, prima ne prende atto Gratteri e meglio è per tutti. Del resto che tre indizi fanno una prova, lo dice spesso anche lui. E qui i tre indizi li abbiamo superati da un bel po’. E’ chiaro che qualche pezzotto politico del PD, quando gli serve, va negli uffici della DDA e fa la spesa. Apre e chiudi tutti i cassetti che vuole. Ha libero accesso a tutti i fascicoli.

Può attingere ad intercettazioni, relazioni dei ROS, atti di indagine, relazioni di servizio. E dopo aver “selezionato” il materiale della giornata, sistematicamente il tutto arriva in qualche redazione. Magari per sfoltire un po’ le file dei pretendenti, all’interno del proprio partito, ad un altro mandato, o ad un nuovo, da onorevole.

La prova che esiste una continua fuga di notizie riservate dagli uffici del dottor Gratteri è scritta nero su bianco negli articoli che parlano di questo. Converrebbe anche a lui approfondire l’argomento.

Di talpe ne aveva parlato, annunciando anche una inchiesta, il suo predecessore dottor Lombardo che aveva pubblicamente ammesso la fuga di notizie in merito ai verbali di Foggetti.

Non basta fare le retate contro i delinquenti di strada, che servono per carità, se poi non si prova minimamente a smantellare il livello successivo a quello criminale che è quello che garantisce ogni volta la rigenerazione di nuovi picciotti: politici corrotti, magistrati e servitori dello stato infedeli, talpe, ladri di stato, massoni mafiosi.

C’è bisogno di discutere anche di questo quando si parla di lotta alla ‘ndrangheta, e finirla di omettere questo aspetto. Che non può più essere argomento da sciorinare solo nei Talk show, per darsi un tono da magistrato che indaga a tutto tondo, senza poi dare mai seguito a queste parole. E spero che ciò sia solo dovuto alla mancanza di tempo del dottor Gratteri per investigare, visto che passa più tempo in TV che in ufficio.

E faccio mia per chiudere l’obiezione di Beppe Severgnini. Se un magistrato sta sempre in TV, è normale chiedersi: ma i processi, le inchieste quando li fa? Stessa cosa che viene da chiedersi per i cuochi che stanno sempre in TV: ma al ristorante a lavorare quando ci vai?

GdD