Fuscaldo, il passo falso del sindaco: ora Ramundo “imita” il suo amico Palla Palla

Il sindaco Eamundo e Oliveroio

Abbiamo visto il video girato dal sindaco di Fuscaldo Gianfranco Ramundo il 24 dicembre.
A parte gli auguri ai cittadini, il resto avrebbe potuto fare a meno di esternarlo.
A nostro avviso il sindaco ha commesso un grave errore politico e morale, per il fatto di aver dichiarato – imitando quel beone di Palla Palla – di aver subito un duro attacco dalla procura della Repubblica di Paola, perché sarebbe innocente.
Questa dichiarazione è un passo falso.
Un primo cittadino deve avere fiducia nella procura della Repubblica e nella legge.

E affinché emerga la verità dalle indagini, deve collaborare in modo esemplare con gli organi competenti.

Le dichiarazioni del sindaco Ramundo hanno suscitato clamore e stupore nei cittadini fuscaldesi, al punto che in tanti si sono chiesti se prima che facesse tali affermazioni lo stesso sindaco avesse bevuto un bicchierino di troppo, dimenticando così che a parlare non era un cittadino qualunque ma il sindaco di una comunità. Il sindaco dovrebbe essere colui che è d’esempio a tutti i cittadini per la fiducia riposta nei palazzi della legge e fra questi anche la procura della Repubblica di Paola. In ogni caso, il sindaco avrà modo e luogo di giustificare le proprie azioni amministrative e, nello stesso tempo, di far comprendere agli organi competenti e ai cittadini fuscaldesi, la motivazione logica della “inadeguatezza dell’ufficio preposto” puntualizzando con chiarezza e trasparenza “le varie vicissitudini” da lui citate come giustificazioni plausibili, per non aver attuato un bando di gara tipo europeo per la gestione dell’impianto di depurazione.

Noi non siamo giudici ma lo stesso vale anche per il sindaco Gianfranco Ramundo, che dovrebbe avere molta umiltà e pazienza, nell’attesa che si concludano le indagini dell’operazione Merlino e, in caso di processo a carico, di attenersi alle sentenze emesse dai giudici, che ne hanno dovere e competenza.

Ci auguriamo per il 2019 una maggiore trasparenza e che sia l’anno in cui si attui un bando di gara tipo europeo per la gestione dell’impianto di depurazione.
Inoltre, ci teniamo a fare presente al sindaco Gianfranco Ramundo che questo gioco delle tre carte ci è costato 4 milioni di euro che erano soldi nostri pagati con sudore e stenti.
“Le varie viiessitudini” e la “inadeguatezza dell’ufficio preposto” non le abbiamo certamente volute noi cittadini di Fuscaldo…. ma la politica fuscaldese e quindi anche Ramundo.

Un gruppo di cittadini fuscaldesi