Fuscaldo, pubblicità “mafiosa”: gru al lavoro per rimuovere i tabelloni

La procura di Paola va avanti velocissima nella sua inchiesta sui tabelloni pubblicitari della costa tirrenica. Dopo i sequestri degli impianti pubblicitari 6×3 di Guardia Pienontese ed Acquappesa (complessivamente 17), ieri si era avuta notizia che la procura aveva disposto l’acquisizione dei documenti in altri nove comuni per verificare irregolarità.

Ebbene, oggi, ad appena 24 ore di distanza, ci segnalano da Fuscaldo che sono entrate in azione le gru per rimuovere quattro tabelloni pubblicitari 6×3. 

Com’è noto, tutti i tabelloni pubblicitari della zona sono appannaggio delle società dei fratelli Iacovo, riconducibili al clan Muto, concessionarie di pubblicità per conto del colosso Pubbliemme. Una sorta di monopolio, conquistato in maniera palesemente illegale, per come adesso sta finalmente venendo alla luce.

Si rimane in attesa di altri sviluppi mentre è appena il caso di ricordare che anche a Cosenza, Rende e Castrolibero c’è la longa manus del Gruppo Pubbliemme.