STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI
Sulla questione del Programma Garanzia Giovani la consigliera regionale Wanda Ferro ha dichiarato che “in Calabria si è caratterizzato ed è divenuto celebre per essere diventato negli anni bacino di inefficienza burocratica che va a scapito dei più deboli”.
“Il progetto – ha aggiunto – si è risolto in un vero e proprio pastrocchio fatto di molte attese e poche concessioni, dove per concessione s’intende l’erogazione della retribuzione spettante ai giovani per il lavoro prestato, dovuta a tutti, ma spesso appannaggio di pochi eletti. Tuttavia – prosegue- non è chiaro se la responsabilità dei gravi ritardi nei pagamenti, accumulatisi nel tempo e seguiti poi da un totale stallo nelle procedure, debba addebitarsi alla macchina amministrativa o ad una politica che vuole sostituirsi alla burocrazia. Fatto sta che una fase di stallo durata mesi si è sbloccata con pochi cambiamenti, e probabilmente con il cambio di alcune figure apicali, che hanno portato a galla e fatto superare le criticità”.
L’ex capostruttura Giuseppe Mancini ha inteso replicare alla consigliera Wanda Ferro.
Mi corre l’obbligo di esporre alcune considerazioni, in qualità di precedente Responsabile, sulle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa da Wanda Ferro circa la situazione gestionale del Programma Garanzia Giovani al fine di evitare la diffusione di discutibili informazioni.

Premesso che il Programma è stato, di fatto, avviato ad Aprile 2015 a seguito di approvazione di diversi atti amministrativi e delibere di Giunta, con un impegno di risorse pari ad euro 67.668.432,00; la Regione Calabria, in attuazione del Piano Nazionale ed in conformità alle linee guida condivise tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Regioni, con DGR n. 560 del 21/12/2015, ha approvato la riprogrammazione del Piano Esecutivo regionale per l’attuazione di Garanzia Giovani.
Considerato che a Novembre 2016 – periodo a cui risalgono gli ultimi decreti redatti dal sottoscritto per l’autorizzazione all’erogazione dell’indennità ai NEET tramite INPS in qualità di Ente erogatore – su circa 6.330 tirocini conclusi, ne erano stati regolarmente pagati 4.300 ed erogate risorse per € 8.951.432,97 nel rispetto assoluto del criterio oggettivo di valutazione in base all’ordine cronologico di avvio tirocinio; appare infondata la dichiarazione “dove per concessione s’intende l’erogazione della retribuzione spettante ai giovani per il lavoro prestato, dovuta a tutti, ma spesso appannaggio di pochi eletti”.
A supporto di quanto affermato, è possibile consultare il sito del Dipartimento Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali ed il BURC elettronico della Regione Calabria sui quali sono stati pubblicati i 73 decreti emessi unitamente agli allegati contenti gli elenchi dettagliati con data di inizio e fine tirocinio. Probabilmente, i referenti interni ed esterni al Dipartimento Lavoro della Ferro non hanno contezza che tutti gli atti del Programma sono di dominio pubblico.
In riferimento allo sblocco del Programma avvenuto grazie ad alcune modifiche delle procedure che, secondo quanto affermato dalla Ferro, ha facilitato l’erogazione dei sussidi dovuti, è possibile che i Suoi referenti non l’abbiano informata che eventuali modifiche devono obbligatoriamente ottenere il parere del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sulla regolarità giuridico-amministrativa e contabile prima di essere deliberati dalla nostra Giunta Regionale. Modificare procedure ed atti passati al vaglio della Corte dei Conti Europea, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e delle verifiche effettuate dagli stessi funzionari ministeriali presenti in Regione Calabria ad Aprile 2016 (che non hanno rilevato alcuna irregolarità) appare un’assurdità giuridico-amministrativa priva di fondamento che, se adottata, non può produrre alcun effetto. Si rammenta, inoltre, che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha attestato che la Regione Calabria aveva raggiunto al 30/06/2016 il 98% il target di spesa attribuita dal P.O. alla Regione.
La stessa nota dell’ufficio stampa della Giunta Regionale sullo stato di attuazione della singola misura 5 “Tirocini extra-curriculari anche in mobilità geografica” non specifica assolutamente il numero dei tirocinanti per i quali si è autorizzato l’INPS ad erogare l’indennità di tirocinio anche se, da fonti INPS, sembrerebbero risultare trasmesse 87 liquidazioni (alla data del 01/03/2017).
Dalla stessa nota si evince che sono state riattivate le procedure interrotte da Novembre 2016 (data dell’ultimo decreto redatta dal sottoscritto) previste dal Sistema di Gestione e Controllo, approvato con Deliberazione n. 65 del 02/03/2016, con l’invio delle pratiche al controllo di primo livello. È chiaro che l’istruttoria delle Piste di Controllo sui tirocini prevista da Decreto Dipartimentale n. 7649 del 22/07/2015 è un atto procedurale ritenuto essenziale dalla Corte dei Conti Europea; se si dovesse bypassare tale procedura, resta al firmatario degli atti, la responsabilità penale e civile.
Cara Wanda, a prescindere dalla differenza forse poco chiara ai Suoi referenti tra l’Autorità di Gestione del Programma (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) e l’Organismo Intermedio (Regioni), mi permetto di ribadire come solo una fase istruttoria adeguata – che controlli la presenza e coerenza della Comunicazione Obbligatoria, il riferimento e la coerenza della Convenzione e del Progetto Formativo con il format previsto dalla Regione e con i dati espressi nella Comunicazione Obbligatoria, la verifica del rispetto del numero tirocinanti in rapporto all’organico aziendale in relazione ai limiti numerici stabiliti dall’ art. 9 del Regolamento n. 158/2014, la verifica della regolarità contributiva del soggetto ospitante, la presenza del Patto di Servizio e della Politica Attiva sulla Scheda Anagrafico Professionale, la verifica se i tirocinanti siano percettori di una prestazione a sostegno del reddito, la verifica del mantenimento dello status di disoccupato/inoccupato del NEET, l’indicazione del Repertorio di riferimento della Regione Toscana o nuove figure professionali,la verifica delle ore previste nel Progetto formativo nel rispetto delle ore max previste dal CCNL utilizzato presso il soggetto ospitante, la legittimità tramite approvazione con decreto del soggetto promotore, che il soggetto promotore non abbia attivato all’interno dello stesso Soggetto Ospitante tirocini con stesso tirocinante per la stessa qualifica, la presenza della Copertura assicurativa infortuni e della Responsabilità Civile, la verifica della forma giuridica del Soggetto Ospitante art. 4 dell’Avviso DDG 1637/2014 – possa consentire di pagare solo persone ed Enti per i quali sia effettivamente maturato il diritto. A tal fine, preciso che sulle migliaia di operazioni fatte dal Sottoscritto relative alle misure del programma ed inviate al controllo di primo livello, i revisori dei conti non hanno rilevato nessuna irregolarità come a conoscenza dello stesso Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Cara Wanda, sono stato costretto a risponderti pubblicamente anche per sottolineare come sia doveroso – prima di fare affermazioni lesive della dignità di un lavoratore che per 43 anni ha prestato servizio presso la Pubblica Amministrazione in modo onesto e trasparente –documentarsi su argomenti assai delicati e tecnici come quelli trattati nella tua nota stampa. Ovviamente, ad ulteriore riprova di quanto da me affermato, in qualità di Consigliere Regionale puoi chiedere la mia relazione di fine attività dove viene illustrata la situazione numerica e finanziaria misura per misura regolarmente trasmessa al Dipartimento Lavoro con prot. n. SIAR/377258 del 16/12/2016.
Ci conosciamo da tanti anni e sai che sono sempre stato un uomo libero, e lo sono anche da pensionato.
Giuseppe Mancini