Un appello di tutti i magistrati del Distretto di Catanzaro, una manifestazione di preoccupazione e protesta nei confronti di quelle che saranno le conseguenze della legge delega di riforma dell’ordinamento giudiziario. Questa mattina alle 11 i magistrati hanno chiesto la lettura simultanea nelle udienze in corso in tutto il Distretto di un documento redatto dall’Associazione nazionale magistrati e sottoscritto dai tutti i magistrati.
È avvenuto anche nell’aula bunker di Lamezia Terme dove il pm Annamaria Frustaci ha chiesto al presidente del collegio, Brigida Cavasino, di leggere il documento che verrà allegato al verbale d’udienza e trasmesso al Presidente della Repubblica ed al ministro della Giustizia. La lettura dell’appello verrà ripetuta nei prossimi giorni fino all’adozione di forme di protesta più incisive da parte dell’Anm nazionale.
“Piuttosto che prevenire le deprecabili logiche di potere, più volte censurate dal Presidente della Repubblica – prosegue il documento – le nuove regole elettorali del Csm mantengono intatto il peso delle correnti. Si attribuisce il diritto di voto nella valutazione di professionalità del magistrato a chi esercita la professione forense nel medesimo ufficio giudiziario, con un evidente compromissione delle garanzie di indipendenza e di imparzialità”.
“Consapevoli della centralità della magistratura e della funzione giudiziaria come difesa della democrazia e dei diritti dei cittadini – scrivono ancora nell’appello i magistrati del distretto di Catanzaro – come Magistrati della Repubblica Italiana, a conferma del nostro giuramento, e convinti che l’obiettivo della riforma dell’ordinamento giudiziario debba essere quello di incentivare il lavoro più attento dei magistrati, spesso impegnati in territori difficili, ove rappresentano un baluardo rispetto a gravi fenomeni criminosi, come la ‘ndrangheta sul territorio calabrese, continueremo a tutelare i diritti dei cittadini, a garantire un controllo effettivo di legalità, con onestà intellettuale, lealtà alle leggi dello Stato e indipendenza di giudizio, rispondendo esclusivamente all’interesse dei cittadini. Auspichiamo pertanto che a seguito delle iniziative assunte dall’Anm si intraprenda un confronto proficuo con il legislatore sui contenuti della riforma”.