Governo Italia, Di Maio: “Indicato a Mattarella il nome del premier: è Conte”

Di Maio: “Indicato a Mattarella nome premier”

E’ terminato il colloquio al Quirinale tra il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la delegazione M5s, nell’ambito delle consultazioni per la formazione del governo.
“Credo che oggi possiamo dire che siamo di fronte a un momento storico. Abbiamo indicato il nome al presidente della Repubblica che può portare avanti il contratto di governo”. Cosi Luigi Di Maio al termine del colloquio col presidente della Repubblica. “Abbiamo imposto un metodo: prima si discute di temi e poi di nomi” ha detto ancora Di Maio. “Oggi – ha aggiunto – nasce la terza Repubblica”.
Di Maio ha continuato insistendo sul fatto che “le questioni degli italiani vengono prima di ogni cosa. Sono orgoglioso di aver portato al governo il nostro programma elettorale, ci sono i 5 stelle, ci sono i nostri 20 punti”. Qualora il presidente “dovesse valutare il nome come giusto, il nostro sarà un governo politico, che metterà al centro le questioni politiche”, ha chiarito il leader del Movimento. “Sarà un governo magari inaspettato, ma votato – ha aggiunto il leader M5s -. È una grande occasione per l’Italia”.
Dopo l’incontro al Quirinale, il leader M5S fa il nome dell’economista Giuseppe Conte: è lui il premier.
“Giuseppe Conte sarà un premier politico di un governo politico, indicato da due forze politiche, con figure politiche al proprio interno. E soprattutto con il sostegno di due forze politiche votate. No ai cambi di casacca, no a persone che vengono dal gruppo Misto e che entrano in altri gruppi. Non era questo lo spirito che volevamo dare al governo”. Lo ha detto Luigi Di Maio all’esterno del Quirinale dopo il suo colloquio con Mattarella per la formazione del nuovo governo.
Alle 18 è stata, invece, la volta di Matteo Salvini, il leader del Carroccio, accompagnato da Gian Marco Centinaio e Giancarlo Giorgetti, presidente del gruppo parlamentare della Lega del Senato e della Camera. «Abbiamo consegnato a Mattarella il destino nostro e del Paese. Quello che andremo a formare non sarà un esecutivo «remissivo», ma di «crescita, speranza e futuro». Nessuno, quindi, «ha niente da temere dalle nostre politiche economiche».
A congratularsi per il risultato raggiunto anche l’ex deputato del M5S, Alessandro Di Battista, che su Facebook ha commentato: «Sono fiero di aver contribuito a portare il Movimento 5 Stelle al governo. Adesso tutti i cittadini hanno il dovere di pressare la “politica” affinché quel che c’è scritto nel contratto di governo diventi legge dello Stato».