Ce n’è voluto ma alla fine l’ha detto. Alcuni dicono un po’ a denti stretti, altri invece sostengono il contrario: è stato deciso e convinto. Nell’intervista andata in onda ieri sera durante la trasmissione “Presa Diretta”, Gratteri, intervistato da Iacona, pronuncia una frase che per noi vale una mezza soddisfazione: a Cosenza c’è una ‘ndrangheta importante perché fortemente legata alla politica.
Dico mezza soddisfazione perché almeno, da oggi in poi, non siamo i soli ciuati a dire questo. Lo diciamo dal numero zero che Cosenza è governata da una cupola politica/massonica/mafiosa. E prima ancora per le strade e nelle piazze.
Dunque tutto quello che abbiamo scritto sugli intrallazzi tra cosche locali e politici casarecci, di tutti gli schieramenti, è vero. Lo dice Gratteri!
Questo vuol dire, lo dico soprattutto ai lecchini e ai nostri sempre più pochi detrattori, che non eravamo visionari, complottisti, dietrologici, drogati, quando raccontavamo le magagne di questa classe politica collusa e mafiosa.
Ora bisogna solo capire chi sono questi politici, perché i malavitosi, in gran parte, li conosciamo già (vedi i pentiti), per essere soddisfatti pienamente.
Perché se Gratteri dice che ci sono i politici mafiosi a Cosenza, o lo dice per continuare a farsi il bello davanti alle telecamere scoprendo l’acqua calda, oppure perché è a conoscenza di come funziona tutto il “sistema Cosenza”. Come? Attraverso indagini, intercettazioni, dichiarazioni dei pentiti, e tutto il cucuzzaru. Scegliete voi.
Per far passare questo concetto chiaramente, così come lo ha espresso Gratteri, abbiamo lottato con tutte le nostre forze. Per alcuni (7/8 persone al massimo) tutti i nostri articoli pubblicati, dal primo numero di Iacchite’ ad oggi, sulla commistione politica/mafiosa, erano e sono frutto della nostra fantasia. Ora mi piacerebbe sentirli dire le stesse cose che hanno detto su di noi, a Gratteri.
Da oggi in poi è ufficiale, e si potrà dire senza paura di essere smentiti che i politici cosentini sono accriccati e corrotti. A meno che qualcuno non voglia smentire le parole di Gratteri. Chiunque voglia farlo può inviare una lettera alla redazione e sarà senz’altro pubblicata.
Ma chi sono questi politici cosentini di cui parla Gratteri?
Andiamo per esclusione: Occhiuto no, perché è stato votato da tanta gente; Manna no, perché è uno stimato professionista; Nicola Adamo non può essere perché è vittima del sistema; di Madame Fifì non ne parliamo nemmeno perché è una donna in carriera, e in quanto tale non può dedicarsi ad altro; di Magorno non si può dire nulla perché ha un viso angelico, e figuriamoci se uno con quella faccia può essere mafioso; Franco Ambrogio è cardinale, e si sa che la chiesa non si tocca; Paolini non può essere perché si è ritirato dalla politica e vuole stare in pace; Aiello sarà quel che sarà, ma non è certo un uomo d’onore; i Cinghiali un altro po’ non si possono neanche nominare per cose normali, figuriamoci a tirarli in ballo dentro storie di malandrini; i Morrone no, perché sono diventati buoni, aiutano gli immigrati; la Santelli non può essere perché è una donna tutta d’un pezzo; Roberto Occhiuto non direi, vista l’eleganza nel vestire; Giudiceandrea non ha il portamento dato che lui porta altre persone; Guccione con quelle bretelle non va da nessuna parte.
Scusate chi c’è rimasto dei pezzotti? Mi pare nessuno.
Allora, se non sono loro, chi sono questi politici mafiosi?
Mi sa che anche questa volta quella vecchia volpe di un Gratteri ci ha rifilato di nuovo il pacco.
GdD