Gratteri: «Presto si respirerà aria nuova. Fidatevi». Verità o le solite chiacchiere?

Gratteri è un bravo magistrato che combatte da sempre contro la ‘ndrangheta e bla bla blà, e bla blà, ancora bla e poi bla, e bla, e per finire bla bla bla blà… giuro che lo sappiamo e lo abbiamo capito! Anche se a Cosenza di risultati, in termini di lotta alla masso/mafia che da noi è molto più presente e pervasiva delle altre province calabresi checchè se ne dica, non ne abbiamo visti. Siamo circondati da comuni mafiosi, politici corrotti, burocrati ‘ndranghetisti, servitori dello stato infedeli e imprenditori prenditori, ma non a Cosenza.

Gratteri, in giro per l’Italia per presentare il suo ultimo libro “Fiumi d’oro”, continua ad esternare come se non ci fosse un domani, che è la cosa che più di ogni altra gli riesce meglio. Ma è nella tappa di ieri a Vibo che le sue esternazioni hanno raggiunto l’apice della supercazzola. Rispetto alle sue solite e pallose esternazioni, quelle di ieri hanno una marcia in più. Gratteri si sblilancia come non aveva fatto mai, fino a pronunciare parole di cui presto potrebbe pentirsi. Abituato com’è a parlare, parlare, parlare, parlare, senza mai concludere niente.

Ma vediamole una per una queste esternazioni.

Gratteri: «Presto si respirerà aria nuova, più pulita. Fidatevi».

Iacchite’: Grattè lo dici da secoli che presto si respirerà aria nuova, ma come abbiamo detto in premessa da noi non succede niente da secoli. Qui a Cosenza i pm vanno a cena con gli indagati e la masso/mafia se la comanda alla grande. Forse ti riferisci a Vibo, Catanzaro, Crotone, ma non certo a Cosenza che per te resta un’isola felice. Nonostante anche la procura, loro malgrado, sia stata costretta ad ammettere che esiste un sistema di corruzione a Cosenza nell’amministrazione della cosa pubblica.

Gratteri: «Qualche tempo fa affermavo che contro la ‘ndrangheta possiamo al massimo pareggiare. Oggi, invece, credo che si stia aprendo una stagione storica, perché stiamo costruendo una squadra straordinaria che può fare davvero la differenza. Alla procura di Catanzaro ci sono magistrati che hanno scelto di essere proprio lì perché ci credono davvero. I vertici di polizia, carabinieri e guardia di finanza sono occupati dai migliori investigatori d’Italia, gente incorruttibile di cui ci si può fidare. Qui a Vibo, poi, avete anche la fortuna di avere un prefetto, Guido Longo, che conosce bene la lotta alla mafia.

Iacchite’: Grattè e basta! Alle parole devono seguire i fatti. A parole siamo tutti bravi. Lotta alla ‘ndrangheta di qua, lotta alla massoneria deviata di là, e poi i corrotti, gli ‘ndranghetisti, e i massoni mafiosi, a Cosenza, se la spassano alla grande. Te lo dico chiaro Grattè: c’hai abbuffato a quallera con queste chiacchiere. Parla meno e fai di più che tanto lo abbiamo capito tutti che c’è la masso/mafia, non serve che te ne stai in giro a dire sempre questa cosa. Anzi mi sa che è arrivata l’ora di farceli conoscere personalmente questi personaggi.

Gratteri: «Non chiedo a nessuno di fare l’eroe, di immolarsi, anche se noi siamo disposti a morire con gli occhi aperti se necessario. Ma dovete fare la vostra parte. Noi da soli possiamo vincere qualche battaglia ma non la guerra. È il momento di assumere una posizione netta di rifiuto della ‘ndrangheta. Bisogna isolarli, non cercarli, non ossequiarli, non rivolgersi a loro. Quello che stiamo vivendo è un momento storico della lotta alla ‘ndrangheta e occorre prendere posizione. Noi vi stiamo mettendo nelle condizioni di non avere più alibi. Ora tocca a voi».

Iacchite’: Grattè un fa l’indianu. Sono secoli che denunciamo mafiosi e ‘ndranghetisti, a viso aperto e con tanto di nomi e cognomi. Basta girare il nostro sito. E a differenza tua senza scorta e stipendio. Noi la nostra parte la facciamo ogni giorno a nostro rischio e pericolo. Sei tu che non fai la tua. Ma ppeppiacì… smettila con questa retorica. La gente se venisse ascoltata sarebbe disposta non solo a parlare, ma anche a denunciare. Del resto lo hai detto tu stesso che hai la fila fuori dalla porta del tuo ufficio di gente che vuole parlare. Evidentemente sono i risultati che mancano, non le denunce.

Gratteri: «I politici quando vanno in giro a chiedere voti sanno bene con chi stanno parlando, anche se non si rivolgono direttamente al boss. Alla ‘ndrangheta non interessano le differenze politiche, loro puntano solo su chi può vincere, perché all’opposizione non ci vogliono stare, non è funzionale ai loro interessi».

Iacchite’: e quindi Grattè? Hai scoperto l’acqua calda! Sono decenni che scriviamo, quasi quotidianamente, tutti gli intrallazzi politici/mafiosi di Cosenza. Sempre con tanto di nome e cognome, e notizie di reato. Ma ci pare di capire che non sei interessato a questo argomento al di fuori dei convegni. Hai a tua disposizione un esercito di pentiti cosentini che ti hanno raccontato ogni cosa sulla commistione dei clan con la politica e le istituzione. Addirittura esistono intercettazioni della Guardia di Finanza che hanno registrato esponenti del comune al telefono con capi clan, mentre discutono dell’affaire piazza Bilotti; e se non fosse stato per il dottor De Raho e le sue rigorose inchieste, non sarebbe mai uscito, nonostante centinaia di nostri articoli conditi con minacce istituzionali e malavitose, la natura criminale di quell’appalto. Ma per te evidentemente tutto questo materiale non è sufficiente per promuovere una qualsivoglia azione giudiziaria contro la masso/mafia cosentina, ma è “bastevole” per fare la prima donna in tutti i programmi tv. Scusa il tono, però un po’ i cosiddetti  girano, a sentire queste tue parole.

Che dire, ognuno può farsi l’idea che vuole, ma quello che alla fine conta sono le azioni e i fatti, e qui di fatti non se ne vedono neanche quando “l’assassino gira per la città con la pistola fumante”.

Forse Gratteri, quando parla di sconfitta della masso/mafia, si riferisce ad un non meglio precisato futuro. Un tempo che ancora deve venire. Come a dire: da oggi in poi mi impegno ad indagare sulla presenza della masso/mafia nella istituzione, visto che adesso ho gli uomini e i mezzi, e speriamo di beccarne qualcuno; e tutto il ladrocinio avvenuto fino a ieri, va in cavalleria. Perciò cari massoni, mafiosi e corrotti, state tranquilli che tutti i reati pregressi sono sanati. Dovete solo stare un po’ più attenti da oggi in poi quando intrallazze, e per il resto state sereni che quelle di Gratteri, sono le solite chiacchiere. Fidatevi.