Gratteri, un altro flop: la Cassazione annulla “Quinta bolgia”. Galati torna libero

A distanza di appena una settimana dalla gran batosta della Cassazione per l’operazione Lande desolate, con la quale era “caduto” l’obbligo di dimora per Mario Oliverio dopo appena tre mesi, lo zio Nicola (Gratteri) incassa un altro flop di grandi dimensioni con l’operazione “Quinta bolgia” nell’ambito della quale era stato arrestato, tra gli altri, anche l’ex deputato Pino Galati. Il popolare “parrucchino”, che si trovava all’obbligo di dimora, torna libero dopo quattro mesi. Non c’è che dire: da quando è stato nominato procuratore della Repubblica di Catanzaro, per Gratteri sono arrivate solo débacle e mezzi fallimenti. In compenso, il magistrato gira la Calabria (e non solo) in lungo e in largo per presentare i suoi libri, che di certo non fanno mai flop (in termini di vendite e visibilità).

Ma veniamo ai dettagli dell’ennesima batosta per Gratteri. La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio l’ordinanza agli arresti domiciliari emessa nel novembre dello scorso anno su richiesta della Dda di Catanzaro ed il successivo provvedimento di divieto di recarsi in Calabria emesso dal Tribunale del riesame, che è stato revocato, nei confronti dell’ex parlamentare del centrodestra Giuseppe Galati. Galati era stato arrestato, con l’accusa di abuso d’ufficio aggravato dalle modalità mafiose, nell’ambito dell’operazione “Quinta bolgia” condotta dalla Guardia di finanza su presunti illeciti nella gestione del servizio di ambulanze dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Secondo l’accusa, in particolare, Galati avrebbe cercato, su richiesta dell’ex consigliere comunale di Lamezia Terme Luigi Muraca e dell’impresario di pompe funebri Pietro Putrino, di favorire quest’ultimo in una gara d’appalto per il servizio di ambulanze. I domiciliari erano stati poi revocati dal Tribunale del riesame di Catanzaro che aveva disposto il divieto di recarsi in Calabria. Adesso, dopo la decisione della Cassazione, che ha accolto il ricorso dei difensori dell’ex parlamentare, gli avvocati Francesco Gambardella e Salvatore Cerra, Galati non ha più obblighi.

Annullate misure anche per ex consigliere comunale Luigi Muraca (classe ’68) e altri indagati

Luigi Muraca e Pino Galati

Annullamento della Cassazione anche per altri indagati, tra cui l’ex consigliere comunale lametino Luigi Muraca (classe ’68), difeso dagli avvocati Piero Chiodo e Anselmo Torchia. Per lui una revoca senza rinvio sia per l’aggravante mafiosa che per quanto riguarda la turbativa d’asta e l’abuso di potere. La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio, con riferimento al capo di imputazione afferente l’associazione per delinquere di stampo mafioso, l’ordinanza pronunciata dal Tribunale del Riesame di Catanzaro lo scorso novembre 2018 a carico di  Pietro Putrino e Diego Putrino (classe 1982);  annullando con rinvio al Tribunale del Riesame di Catanzaro in relazione alle esigenze cautelari su altro capo di imputazione, illecita concorrenza. Entrambi i Putrino sono difesi dagli avvocati Francesco Gambardella e Massimiliano Carnovale.

Annullamento senza rinvio anche per Francesco Di Spena,  Silvio Rocca  e  Pietro  Rocca. Infine, annullamento senza rinvio e immediata liberazione per Vincenzo Torcasio, difeso dall’avvocato Antonio Larussa. Il Supremo consesso con tale ordinanza annulla sia l’ordinanza cautelare del G.i.p. del Tribunale di Catanzaro sia quella del Tribunale della Libertà.