Grimaldi e le Ferrovie della Calabria: cittadini arrabbiati per la tariffa bus applicata

La distanza Grimaldi-Cosenza si aggira tra i 28 e i 30 km; da una tabella in uso a Ferrovie Calabria è fissata in 30 per come ha potuto visionare un utente grimaldese presso l’Ufficio Commerciale e Marketing di Ferrovie della Calabria di Vaglio Lise e non 31,400 come viene applicato.

All’utente – una volta spiegata l’incongruenza agli impiegati del suddetto ufficio – è stata data ragione, proprio verificando la tabella in loro possesso, ma per essere sicuri lo hanno invitato a ritornare dopo due giorni. E così ha fatto: l’impiegato con il quale aveva parlato gli ha dato la buona notizia che la tariffa da applicare era la 3 fino a 30 km, e non la 4 superiore ai 30 (appunto come da tabella distanziometrica posseduta in ufficio). Tant’è che il cittadino subito è andato a fare l’abbonamento per le figlie ottenendo il tagliando con il costo di euro 63 anziché 78. Tutto risolto, quindi. Salvo poi apprendere da un altro cittadino che si era recato a fare il biglietto che il costo restava quello vecchio: 2.80 e non 2.40 per il ticket, e 78 quindi per l’abbonamento mensile. Addirittura allo stesso veniva detto che la distanza chilometrica era stata aggiornata con una verifica in auto (?) dai responsabili del servizio.

A questo punto è stato deciso di costituire un comitato spontaneo Tariffa 3, associato al Codacons di Cosenza. Le firme raccolte sono state così inviate a Ferrovie della Calabria.

Nella premessa allegata alla petizione, viene spiegato che «la società che gestisce il servizio per la tratta interessata, ha dal primo ottobre del 2015 applicato la tariffa 4 in abbonamento mensile per il corrispettivo di 78 euro. Sta di fatto che la linea in questione è con percorrenza chilometrica 28,6 (calcolo su sistema ufficiale), per cui lo scaglione rientra in un tragitto compreso tra 20,1 e 30 km.

Orbene, la tariffa esatta che doveva e a nostro avviso dovrà essere applicata, è la numero 3, e non la 4 compresa tra 30,1 e 40 km. Il comitato Tariffa 3 pertanto chiede la rettifica dalla tariffa e il rimborso delle somme richieste in eccesso ai cittadini-utenti».

In attesa di avere una risposta ufficiale, l’amministrazione comunale convoca a sorpresa una riunione con i dirigenti di Ferrovie della Calabria. Il Comitato è però stato avvisato dell’incontro all’ultimo momento e senza che la posizione dei cittadini fosse stata sentita prima dagli amministratori per poter poi confrontarsi con le persone invitate.

Il dottor Sergio Aiello ha parlato, nell’occasione, di un danno di immagine che avrebbe ricevuto l’Azienda, visto che il problema è uscito su un quotidiano regionale. Ma su insistenza del responsabile del Comitato, – che aveva fatto in tempo ad arrivare all’incontro – sul fatto che in ufficio all’utente è stata fatta vedere la tabella con km 30, lo stesso ha dichiarato che l’impiegato era stato troppo frettoloso nel confermare quella distanza.

In ogni caso ha spiegato che era in corso una rimodulazione delle distanze con un’auto, e che il tutto deve passare dalla Regione Calabria che approva un disciplinare. Dopo una settimana esatta al responsabile del Comitato è arrivata una mail nella quale è contenuta una nuova distanza che supera addirittura i 32 km con nuove fermate.

Ora ci si chiede come sia possibile che venga effettuato il calcolo chilometrico con un’auto, e come a questo punto la Regione possa approvare una simile certificazione. Resta il fatto che fino alla nuova approvazione la distanza è di 30 km. Come vengono tutelati i cittadini e messi nelle condizioni di poter usufruire dei servizi con equità?